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I biglietti fiduciari emessi a Borghetto Borbera nel 1872 per la costruzione della strada Rocchetta – Serravalle

Una quindicina d’anni fa, recandomi nell’ufficio dell’allora sindaco di Borghetto Borbera Giovanni Rossi, notai sulla scrivania una “pietra” sulla quale facevano bella mostra tre disegni che suscitarono in me una viva curiosità.

Accantonato il motivo della visita, iniziai subito “l’interrogatorio” del professor Rossi per sapere l’origine di quel cimelio. Il sindaco mi spiegò che si trattava di una pietra litografica risalente al 1872, usata per stampare i biglietti fiduciari, del valore di una lira, da emettere al pubblico, per fronteggiare le spese del costruendo “stradone” della Val Borbera, da Serravalle a Rocchetta Ligure.
Il professor Rossi, appassionato di storia locale – anzi, una delle memorie storiche del paese -, non si è fatto sfuggire l’occasione per raccontarmi le vicende che portarono gli amministratori in quel lontano 1872 ad anticipare le iniziative che oggi assumono assai spesso sia i grandi Enti pubblici sia lo Stato: ricorrere al credito pubblico.

Nel 1859 Vittorio Emanuele II, Re di Sardegna e Principe del Piemonte, su proposta del Ministro dell’Interno, divideva il Regno in province, circondari, mandamenti e comuni. La Val Borbera, provincia di Alessandria, veniva assegnata al circondario di Novi, suddividendone i comuni in due mandamenti: al mandamento VI di Serravalle Scrivia appartenevano i comuni di Arquata Scrivia, Vignole Borbera, Stazzano, e Borghetto Borbera, a cui si aggiungevano anche gli allora comuni di Molo Borbera, Torre e Castel Ratti (uniti poi a Borghetto nel 1928) e Grondona, con una popolazione totale di 11.471 abitanti. Al mandamento V, di Rocchetta Ligure, appartenevano invece i comuni di Albera Ligure, Cabella Ligure, Cantalupo Ligure, Carrega Ligure, Mongiardino e Roccaforte Ligure, con una popolazione di 12.876 abitanti (che tristezza il confronto con la situazione attuale, lasciatemelo dire!).

Mentre i comuni della Bassa Valle erano più fortunati con le vie di comunicazione, quelli del mandamento di Rocchetta avevano grosse difficoltà e potevano usufruire soltanto delle vie del sale, in quanto “le Strette”, ossia il tortuoso passaggio lungo diversi chilometri situato tra la località di Persi e Pertuso, costituivano un ostacolo di difficile superamento.

Lavori a Borghetto Borbera (inizio Novecento)

Nacque allora l’iniziativa di unire in consorzio i sette comuni dell’Alta valle, con l’adesione di Borghetto e Vignole, per costruire “lo stradone” che venne progettato dall’ingegner Rivera: costo totale lire 615.000. Tutti i comuni dovettero sottostare a gravosi impegni, Borghetto per fronteggiarli ricorse all’emissione di biglietti fiduciari al pubblico del valore di una lira cadauno per un totale di lire 35.000. Tali biglietti erano restituibili entro due o cinque anni con l’interesse del 2 per cento.

I biglietti, come si può rilevare dalla foto, erano numerati con relativa serie, con la scritta “Municipio di Borghetto Borbera” e le firme del sindaco Giuseppe Berruti, dell’assessore anziano Giobatta Leale e dell’assessore Carlo Grossi.
L’opera venne poi inaugurata nell’autunno del 1879 con cerimonia solenne alla presenza di molte autorità.

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