Il fiore del mese di settembre
Tanaceto – Tanacetum vulgare
Passato il gran caldo del mese di agosto in cui, dalle nostre parti, tutto è secco e bruciato, il sottobosco e i prati si ripopolano di alcune specie a fioritura tardiva.
Tra queste spicca il bel fiore del Tanaceto (Tanacetum vulgare) che porta capolini appariscenti giallo carico e popola il sottobosco luminoso.
Cresce anche in prati e margini stradali, preferibilmente in terreni limosi e ricchi di elementi nutritivi.
Si tratta di una robusta pianta perenne, alta fino a 100 centimetri, con grandi foglie, fusti eretti molto ramificati in alto e capolini gialli riuniti in una infiorescenza corimbosa[1].
Della stessa famiglia delle margherite (composite) è pianta che resiste bene alla siccità anche prolungata e regala chiazze di colore intenso.
Gli steli, privati delle foglie e fatti seccare, si usano nelle composizioni di fiori secchi.
Essendo pianta molto frequente, talora quasi infestante, è possibile raccoglierla senza problemi. Raccomanderei comunque di recidere con le cesoie e di non strapparla.
[1] È un’infiorescenza semplice a grappolo nella quale i fiori, pur avendo differenti punti di inserzione, terminano tutti alla stessa altezza