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Franca LERA, di anni otto

Foto in evidenza: la tragedia di Kiev (tvsvizzera.it)

Franca

8 luglio. Un anniversario triste, un giorno nel quale la notizia dei bambini morti nell’ospedale bombardato di Kiev mi riporta fra le pieghe del cervello un nome, come una lama: Franca.

Franca non è una bambina alla quale la sorte sorride: papà è morto e la mamma l’abbandona a pochi mesi di vita, lasciandola chiusa in casa in compagnia di sua sorella Laura di otto anni, di suo fratello Cesare di cinque e di un’altra sorellina, Aurora, di appena un anno. Sergio, un altro fratellino non l’ha conosciuto: è morto di polmonite poco prima che lei nascesse. Un barlume di speranza le si accende quando poi è adottata da una famiglia, evitando l’orfanatrofio. Ma c’è poco da rallegrarsi: pochi anni dopo arriva la guerra con i bombardamenti, le sirene che urlano, la fame, la miseria. Laura nel frattempo è uccisa dal morbillo.

Sono le 10.15 dell’otto luglio 1944, sabato. Franca è uscita a comprare il latte con la tessera annonaria in una mano e la bottiglia di vetro dall’altra. Ha otto anni, i capelli color dell’ebano raccolti in due lunghe trecce e gli occhi neri come il carbone. Ci sono altri bambini in coda e anche alcune mamme, lì davanti alla latteria in via Paolo Giacometti, fa caldo ed è una bella giornata di sole. Oltre al latte ci vorrebbe una bella fetta di pane, pensa fra sé e sé Franca, ma oggi non potrà mangiarla perché pane non ne consegnano.

All’improvviso sopra Novi volano sagome di aerei inglesi, un fischio gela il sangue, bisogna scappare ma dove? sotto i portici? dove corro ora? il fischio spacca le orecchie, non devo rompere la bottiglia! boati assurdi, i palazzi intorno alla stazione esplodono, infine una luce bianca accecante davanti agli occhi, poi più nulla. Centosette i morti.
Il corpo di Franca fu fra i primi ad essere estratto dalle macerie. Franca di cognome fa Lera. Franca Lera è la sorella di mio papà, mia zia rimasta per sempre bambina. La zia che la guerra voluta dagli uomini mi ha impedito di conoscere.

Riccardo Lera

"Io nella vita ho fatto tutto, o meglio un poco di tutto" (Uomo e galantuomo di Eduardo De Filippo) Pediatra, scrittore per diletto, dal 2002 al 2012 assessore alla cultura di Serravalle Scrivia; ex scadente giocatore, poi allenatore e ora presidente del Basket Club Serravalle.

Un pensiero su “Franca LERA, di anni otto

  • Francesco Orsini

    historia magistra vitae.
    Pare proprio di no.

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