Decorati al Valore MilitareDizionarioMilitariProfessionisti e Tecnici

BETTAGLIO, Giglio. Topografo militare.

Ufficiale d’Artiglieria del Regio Esercito, topografo militare, Pluridecorato al Valore Militare.

Giglio Bettaglio (di Alfredo e di Maria Giovanna Berruti / Genova Cornigliano, 27 agosto 1896 / 25 marzo 1966, Genova).

Tra Ottocento e Novecento diversi furono i giovani serravallesi che intrapresero la carriera militare distinguendosi per coraggio e virtù militari o per meriti di servizio, in tempo di guerra come in tempo di pace. Tra questi ricordiamo Giglio Bettaglio, ufficiale di Artiglieria del Regio Esercito. Giglio nacque a Genova Cornigliano, il 27 agosto 1896, figlio di una coppia di sarti, Alfredo Bettaglio e Maria Giovanna Berruti, famiglia di origini genovesi, trapiantata a Serravalle. Terminati gli studi, conseguì la licenza di Istituto Tecnico sezione fisico-matematica. Il 2 maggio 1915 l’Italia dichiarò guerra all’Austria, entrando nel Primo Conflitto Mondiale. Cinque mesi dopo, Giglio ricevette la cartolina precetto e venne dichiarato abile di prima categoria a disposizione del Distretto Militare di Genova. Godette tuttavia di congedo provvisorio, revocato il 24 novembre 1915, quando venne chiamato alle armi. Aspirante alla nomina ad Ufficiale del Regio Esercito in servizio attivo permanente, il 17 gennaio 1916 venne ammesso al primo anno di corso presso la Regia Accademia Militare di Artiglieria e Genio a Torino, allievo in organici al 1° Reggimento Artiglieria da Fortezza. Il 7 dicembre 1916 venne nominato Sottotenente d’Artiglieria ed assegnato al 23° Reggimento Artiglieria da Campagna, di stanza ad Acqui Terme, dove l’8 gennaio 1917 prestò giuramento di fedeltà al Re.

Il 13 febbraio 1917 raggiunse il proprio reparto di destinazione, in territorio di guerra, assegnato al 1° Reggimento Artiglieri Pesante Campale – 2° Gruppo Cannoni da 105 mm. incaricato del comando della Sezione Reclute. Il 4 ottobre giunse la promozione al grado di Tenente. Qui disimpegnò l’incarico di Comandante di Sezione e Sottocomandante di Battaglione, successivamente di Comandante Interinale di Battaglione. Nelle giornate gloriose della riscossa del Regio Esercito, dopo il tracollo di Caporetto, Giglio Bettaglio si distinse nel corso della “battaglia di Vittorio Veneto”, guadagnandosi una Croce di Guerra al Valore Militare, con la seguente motivazione: “…Comandante Interinale di Batteria in gravi in momenti, con personale ridotto per malattia, fortemente controbattuto a granata ordinaria di grosso calibro e da liquidi speciali, fu esempio mirabile di calma e coraggio ai suoi sottoposti, come fu poi di valido intelligente aiuto al proprio Comandante di Batteria nelle successive azioni. Già distintosi nei precedenti combattimenti per valore e sprezzo del pericolo. Piave, Vittorio Veneto, Fadalto, Ponte nelle Alpi, 24 ottobre e 4 novembre 1918…“.

Nel primo dopoguerra, dal 3 settembre 1919, al 1 novembre 1923, gli venne affidato l’incarico di Sottocomandante di Battaglione e Comandante Autoreparto Reggimentale. Nel 1920 frequentò e superò con brillanti risultati il Corso di Perfezionamento presso la Scuola d’Applicazione di Artiglieria e Genio. Il 13 febbraio 1920 venne comandato a prestare servizio al 14° Reggimento Artiglieria Pesante da Campagna, con sede a Ferrara.

Nel 1923 l’Ufficiale serravallese partecipò alla “costruzione dell’Impero” sognato da Mussolini, combattendo in terra d’Africa. Il 23 novembre venne aggregato al Regio Corpo Truppe Coloniali dell’Eritrea (R.C.T.C). Il 27 novembre partì per l’Africa, imbarcato a Siracusa e sbarcato a Bengasi, in Libia, due giorni dopo. In forza al 4° Battaglione Eritrea, il 20 gennaio 1924 ottenne il trasferimento nel quadrante eritreo di operazioni. Nelle sabbie del deserto della Cirenaica seppe dare nuovamente prova di coraggio e capacità, che gli valsero una seconda Croce di Guerra al Valore Militare, per la condotta tenuta in terra di Cirenaica, con la seguente motivazione: “…Comandante di Sezione di Batteria da Montagna in azione particolarmente difficile per circostanze di luogo si slanciava, in nobile gara con la fanteria d’avanguardia, sul nemico, riuscendo con tiri precisi a vicinissima distanza a sgominarlo. Ciglione di Merg, 19 marzo 1924…“. Il 23 aprile raggiunse via mare la città di Massaua. Nelle colonie africane ricoprì l’incarico di Comandante di Sezione Indigeni Battaglione da Montagna. Il 14 luglio 1926 rientrò in Patria per fruire di una lunga licenza. Il 1 agosto sbarcò a Genova. Il 13 dicembre 1926 scese a Napoli per fare rientro al reparto d’appartenenza. Un bastimento lo ricondusse a Massaua, il 22 dicembre 1926. L’11 novembre 1927 trascorse un nuovo periodo di riposo in Italia. Già Comandante Interinale di Battaglione da Montagna R.C.T.C. , l’8 dicembre 1927 ottenne il grado di Capitano. Il 1 gennaio 1928 cessò di servire presso il R.C.T.C. eritreo. Il 21 gennaio 1928 si perfeziona il suo definitivo rimpatrio dall’Eritrea, venendo reimpiegato presso il 3° Reggimento Pesante Campale, dal 27 febbraio, al 20 marzo 1932, con sede a Cremona. Successivamente fu in organico al 2° Reggimento Artiglieria Alpina da Montagna, a Bergamo, sino al 14 marzo 1933. Dal 20 aprile 1932 al 14 marzo 1933 ricoprì l’incarico di Comandante di Battaglione e Aiutante Maggiore in Seconda.

La passione e la predisposizione alle discipline scientifiche e tecniche, manifestate sui banchi di scuola, lo ricondussero a distinguersi negli studi militari. Nel 1933, Bettaglio frequentò proficuamente il corso tecnico pratico di topografia presso l’Istituto Geografico Militare di Firenze, conseguendo la classificazione di Ufficiale Topografo. Il 20 marzo 1934 gli viene conferita la qualifica di Primo Capitano, iscritto in luglio nel ruolo comando. Il 1 gennaio 1935 venne assegnato allo stesso Istituto Geografico Militare (Nella foto in basso a sinistra, l’I.G.M. di Firenze negli anni Trenta). La prestigiosa istituzione nacque come organo cartografico di Forza Armata nel 1861 a seguito dell’Unità d’Italia, per poi espandere il suo ruolo da ente di supporto dell’Esercito e della Difesa ad organo cartografico dello Stato. Nel 1960, l’I.G.M. sarebbe assurto ad organismo cartografico dello Stato e, la cartografia ivi prodotta, assunta quale cartografia ufficiale governativa. 

Il 30 giugno 1935, il Capitano Bettaglio, sulla base della sua esperienza di combattente e di specialista tecnico, venne scelto quale Ufficiale Osservatore Collegamenti Comandante di Battaglione Antiaereo presso il 5° Reggimento Artiglieria Contraerea di Padova. Dal 14 settembre al 17 ottobre 1936, proseguì nella sua formazione, frequentando presso la Scuola d’Artiglieria di Nettuno, sul litorale del Lazio, il 355° Corso di Tiro. Il 26 luglio 1938 ricevette i gradi di Maggiore, con il trasferimento al 7° Reggimento Artiglieria della Guardia alla Frontiera, in Savigliano, nel Cuneese. Dal 18 settembre 1938, al 3 settembre 1939, sostenne l’incarico di Comandante di Gruppo.

L’entrata della Nazione nella Seconda Guerra Mondiale, trovò Bettaglio addetto alla formazione al tiro dei Comandanti di Batteria, incarico che resse dal 29 novembre 1939, al 7 marzo 1940, presso il 94° Gruppo Artiglieria, in Cuneo. Dall’11 giugno 1940 al 25 giugno 1940, prese parte alle operazioni di guerra svoltesi alla frontiera alpina occidentale, sul confine con la Francia. Dall’8 marzo al 17 settembre 1940, rimase in forza al 71° Artiglieria di Posizione e successivamente al 2° Artiglieria d’Armata ed infine di rientro al 71° Artiglieria. Dal 18 settembre 1940, al 19 settembre 1941, fu di stanza a Laurana, in Croazia, presso il Comando Artiglieria Zona Militare Istria. Il 24 aprile 1941 viene promosso a Tenente Colonnello. Dal 27 ottobre 1940 lo troviamo in forza al 94° Gruppo Artiglieria Costiera. Il 6 aprile 1941 servì in zona di operazioni, nella provincia di Fiume, nel Golfo del Quarnaro, tra la penisola istriana e la costa croata. Dal 18 settembre 1940, al 19 settembre 1941, fu nuovamente di stanza a Laurana, in Croazia, presso il Comando Artiglieria Zona Militare Istria. Dal 16 dicembre 1942, al 8 settembre 1943, ricoprì il ruolo di Comandante d’Artiglieria di Settore. presso porto Santo Stefano, nel Grossetano, dapprima in forza al 5° Settore Costiero, poi al 94° Gruppo Artiglieria, 6° Reggimento Artiglieria da Costa ed infine al 7° Settore Costiero. Al comando del 94° Gruppo Artiglieria Guardia alla Frontiera partecipò, dal 18 novembre 1942 all’8 settembre 1943, alle operazioni di guerra svoltesi nello scacchiere Mediterraneo, con il 94° Gruppo Artiglieria Pesante da Campagna e del 6° Settore Costiero, ad Orbetello, in Toscana.

Dopo l’Armistizio, sottrattosi alla cattura da parte delle truppe naziste, riuscì a ricongiungersi ad un Comando italiano. Dopo la Liberazione, il 30 aprile 1945, si presentò al Comando del Distretto Militare di Genova per il censimento. Posto a disposizione del Ministero della Guerra in attesa di discriminazione e reimpiego, viene assegnato nella forza amministrata del capoluogo ligure. Dal 21 ottobre 1945 servì presso il Comando Militare Territoriale di Genova. L’8 settembre 1950 venne collocato nei ruoli della riserva. Il 12 maggio 1953 venne promosso colonnello e, il 5 agosto dello stesso anno, venne assegnato nella forza in congedo del Comando Territoriale di Genova. Trasferito l’11 aprile 1955 nella forza ausiliaria, il primo settembre 1956 era presente nei quadri degli Ufficiali in congedo del Comando Militare Territoriale di Torino e il 1 luglio 1957 a disposizione del 1° Comando Militare Territoriale della Regione Nord-Ovest. Il 26 settembre 1958 venne ricollocato nella riserva. Dal 1 giugno 1945 al 27 settembre 1950, e dal 10 gennaio 1951 al 23 maggio 1953, ricoprì l’incarico di ufficiale Addetto Ufficio T.A.V. (Ufficio Territoriale e Affari Vari) del Comando Militare Territoriale di Genova. Dal 1 luglio 1957, ricoprì lo stesso incarico presso il Comando Territoriale Regionale Nord – Ovest in Torino.

Nel corso della sua carriera, Bettaglio ricevette diverse decorazioni al valore militare: Nel 1918, per le campagne di guerra 1917-1918, venne decorato della Croce al Merito di Guerra; nel 1919 ricevette una seconda Croce al Merito; nel 1920 venne decorato della Medaglia Commemorativa Nazionale della Guerra 1915-1918 e con la Medaglia Interalleata della Vittoria; nel 1922 ricevette la Medaglia dell’Unità d’Italia; nel 1924 la Medaglia Commemorativa della Guerra di Libia. Decorato anche della Medaglia ricordo della Campagna d’Africa; della Croce d’Oro per anzianità di servizio; del titolo di Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia. Croce al Merito di Guerra per aver partecipato alle operazioni durante il periodo bellico 1940-1943. Giglio Bettaglio morì a Genova, il 25 marzo 1966.


Fonti:

Archivio Storico del Comune di Serravalle Scrivia

Direzione Generale per il Personale Militare, Stato di servizio dell’Ufficiale Giglio Bettaglio, Roma.


Immagine in evidenza: Ufficiali truppe coloniali italiane durante la Campagna di Etiopia (Immagine Istituto Luce)

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