IL RE O LA REPUBBLICA – Il referendum istituzionale nell’Oltregiogo
Il 2 giugno 1946 si svolse in Italia il Referendum istituzionale per decidere la forma del nuovo Stato nato dalla Resistenza e dalla sconfitta del fascismo: Monarchia o Repubblica?
La partecipazione di cittadine e cittadini fu altissima sfiorando il 90 per cento del corpo elettorale. Il 10 giugno la Corte di Cassazione proclamò vincitrice la Repubblica con il 54,27 % dei consensi.
Il risultato su scala nazionale non fu omogeneo: prevalenza della Repubblica al Nord e al Centro, della Monarchia al Sud. Ma anche su scala locale il voto fu assai frastagliato.
Il Piemonte fu una delle regioni nelle quali si registrò uno dei risultati più controversi: analizzando la Regione secondo la suddivisione amministrativa odierna, due province, Cuneo (56.15%) e Asti (50.58%), diedero la maggioranza alla Monarchia, le rimanenti alla Repubblica. In particolare la Provincia di Alessandria fece registrare una percentuale del 61.80% a favore della Repubblica.
La Liguria fu invece compattamente repubblicana, anche se le percentuali nelle quattro province furono assai diverse: in provincia di Imperia la Repubblica ottenne il 56,14%, in provincia di Savona il 68,21%, in provincia di Genova il 70,26%, nello spezzino il 74,42%.
Scendendo a livello Comunale i risultati piemontesi furono ancora più frastagliati, e anche nei comuni liguri non sempre prevalse la Repubblica.
E i Comuni dell’Oltregiogo? Come votarono? Si dimostrarono repubblicani o monarchici? Repubblicani, in maggioranza, ma non mancarono le sorprese, alcune anche abbastanza sorprendenti, almeno a prima vista1.
Se volete fare qualche comparazione statistica, o togliervi semplicemente una curiosità e scoprire come votarono i diversi Comuni dell’Oltregiogo alessandrino e genovese, vi basterà scorrere le tabelle seguenti.
Nella Tabella relativa ai comuni alessandrini si noterà che non sono presenti i comuni di Bosio, Cantalupo Ligure e Belforte Monferrato, all’epoca aggregati dal regime fascista rispettivamente a Parodi Ligure, Rocchetta Ligure e Tagliolo Monferrato, e tornati all’autonomia amministrativa solo negli anni 1947 e 1948.
Altre notizie relative al voto Referendario e a quello per la Costituente a Serravalle Scrivia e nei Comuni confinanti in questo articolo.
Torna alla HOME- Un esempio significativo: in molti Comuni della Val Borbera dove fu molto attivo il movimento partigiano garibaldino, prevalse la Monarchia, segno che tradizioni di lungo periodo non poterono essere scalfitte dalla breve esperienza dei venti mesi. A riprova, risultati analoghi si registrarono anche nelle vallate cuneesi, dove operarono le repubblicanissime formazioni di Giustizia e Libertà [↩]