Favole Disegnate. Una mostra di Vito Boggeri ad Arquata Scrivia
La sensibilità di Vito Boggeri in mostra ad Arquata Scrivia con un viaggio artistico tra alcune fiabe della tradizione italiana, raccolte e trascritte in lingua dai vari dialetti da Italo Calvino e pubblicate nel 1956.
La mostra, allestita nell’atrio di Palazzo Spinola, sede del Comune di Arquata Scrivia, è visitabile fino al 20 novembre da lunedì a sabato durante l’orario di apertura degli uffici.
A quasi un anno dalla scomparsa del grande artista serravallese, arriva la sua prima mostra personale con la rassegna “favole disegnate”, l’illustrazione delle prime 25 fiabe della raccolta di Italo Calvino, l’ultimo progetto a cui Vito Boggeri aveva lavorato. “L’idea di un ‘viaggio disegnato’ tra il reale e l’irreale della novellistica popolare, passando dal racconto orale a quello scritto e poi disegnato e reinterpretato – per Iudica Dameri di Libarna Arteventi che si è occupata dell’organizzazione – ha stimolato non poco la creatività di Boggeri, il suo mondo onirico/artistico è molto vicino a quei racconti fatti di umanità e bestiari, di boschi, palazzi incantati, bellezza, metamorfosi e incantesimi”.
L’opera artistica di Boggeri è così vicina alla vita, piena di vita da raccontarla attraverso i sogni: quando l’irreale è molto più vero del reale, così come lo sono quelle fiabe che rappresentano la spiegazione della vita che è “il farsi di un destino”. Una rassegna rivolta anche alle scuole, infatti, oltre al valore artistico, si incontra il mondo della letteratura per ragazzi con la riscoperta delle fiabe della tradizione italiana in un percorso a tappe, tra i racconti popolari di tutta la Penisola, che parte dal Ponente Ligure arrivando in Sardegna e Sicilia.
“Giovannin senza paura”, “Il bastimento a tre piani”, “E sette!”, “Il pastore che non cresceva mai” sono alcune delle fiabe illustrate.