BELLINI, Cesare Giulio Giacomo
Cesare Giulio Giacomo Bellini (di Davide Bellini e Matilde Visini / Villa D’Ogna, Bergamo, 9 maggio 1914 / Russia, 27 dicembre 1942).
Operaio, Soldato del Genio, disperso in combattimento nella Campagna di Russia.
Cesare Giulio Giacomo Bellini, figlio di Davide Bellini e di Matilde Visini, nacque il 9 maggio 1914, a Villa D’Ogna (BG). Di umili condizioni economiche, trasferitosi a Serravalle, trovò lavoro come operaio. Durante la guerra venne arruolato nel 3° Reggimento del Genio, in forza all’8° Battaglione Misto Collegamenti, 122° Compagnia Telegrafisti, reparto direttamente dipendente dal XXXV Corpo d’Armata (nella foto in alto, tratta dal sito www.lombardiabeniculturali.it, gli uffici di un reparto del Genio impiegato sul fronte russo). Il Corpo d’Armata, il 10 luglio 1941, assunse la denominazione di Corpo di Spedizione Italiano in Russia (C.S.I.R.) ed inquadrò le Divisioni “Pasubio”, “Torino” e 3° “Celere – Principe Amedeo Duca d’Aosta”. Cesare Bellini dislocato con il suo reparto sul fronte del Don, il 27 dicembre 1942, scomparve in occasione di un combattimento, in località non nota dell’Unione Sovietica. La cronologia proposta dal sito www.regioesercito.it, nei giorni della scomparsa del soldato serravallese, così ricostruisce le vicessitudini dei reparti del XXXV Corpo d’Armata: «…in dicembre, superata una stasi di circa due mesi, preponderanti forze sovietiche attaccano con estrema violenza tutto il fronte del Don, specie fra Ogolewke e Abrossimowo. Per cinque giorni le unità del XXXV Corpo d’Armata resistono senza cedere terreno, ma il 16 i russi rompono l’ala sinistra dello schieramento della Grande Unità minacciando di aggirare l’intero fronte. Dal 18 dicembre ha inizio quindi il ripiegamento che, reso particolarmente gravoso a causa di condizioni climatiche proibitive, porta i resti del Corpo d’Armata il 22 a Kijewskoje, il 29 a Nikolajeff e il 31 a Forschtadt, sul Donez…».
Nella Campagna di Russia perse la vita anche il fratello minore, Palmino Bellini, nato a Cantalupo Ligure (AL), il 19 novembre 1916. Anch’egli residente a Serravalle, svolgeva il mestiere di commesso salumiere. Soldato di Artiglieria, in forza al 9° Raggruppamento di Corpo d’Armata, con il grado di Caporale, venne fatto prigioniero dall’Armata Rossa, in data e circostanze non note. Morì il 28 marzo 1943, nell’ospedale del lager sovietico nr. 2074, a Pinjug, nella regione di Kirov, nel versante occidentale dei monti Urali. In questo campo morirono altri 938 prigionieri italiani, come ricostruito nella pubblicazione del Ministero della Difesa, Commissariato Generale Onoranze ai Caduti, Direzione Storico Statistica, “C.S.I.R. – A.R.M.I.R. Campi di prigionia e fosse comuni “.
Fonti: Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia – Reduci della Prigionia, Famiglie dei Caduti e dei Dispersi, Elenco dei Caduti e dei Dispersi; Ministero della Difesa, Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti, Banca Dati dei Caduti e Dispersi nella I e nella II guerra Mondiale; Archivio storico del Comune di Serravalle Scrivia.
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