Robbiano, Giancarlo
Sindacalista, politico, Presidente del Comitato per la Bonifica dell’Ecolibarna, Attivista NO-TAV.
Serravalle Scrivia, 20/08/1956 – 21/01/2015.
Un sondaggio pre elettorale lo pronostica sindaco
La sua vita, breve purtroppo, è stata dedicata a moltissimi impegni che lo hanno assorbito fino all’ultimo. Alla famiglia (sposato con Daniela Zino hanno avuto due figli), all’impegno civile, al sindacalismo (Rappresentante Sindacale dell’area Tubi nelle RSA di Europa Metalli), alla politica locale (candidato al consìglio comunale di Serravalle con Italia Futura di Elio Pollero), al volontariato nell’ambientalismo (attivista, No-Tav contro la realizzazione dell’Alta Velocità nell’Oltregiogo) e, in quest’ambito e soprattutto, alla attività che svolse con il Comitato per la Bonifica dell’Ecolibarna, fondato da Gianluigi Gandini ma da Giancarlo rilanciato e seguito fin all’ultimo giorno.
E’ giunto purtroppo all’epilogo di una inesorabile malattia Giancarlo Robbiano, mancato nella sua casa al Fabbricone di Serravalle. Lo ricordiamo in prima linea nella battaglia Ex Ecolibarna, dove ha profuso serietà, impegno ed energia, finchè non si è manifestato il suo male.
Lo ricordiamo perché, finchè ha potuto, ha cercato di far sì che non cadesse nel nulla uno dei peggiori crimini ambientali del nostro territorio. Lo ricordiamo sempre attivo e presente alle riunioni, alle assemblee, alla direzione del Comitato per la boniica, con le sue domande chiare e inequivocabili, la sua ricerca e i suoi tentativi perché si addivenisse a riparare il torto fatto, con l’inquinamento selvaggio del sito, non solo agli abitanti del Fabbricone, ma a quelli di Serravalle e dei paesi circostanti, direttamente interessati dalla presenza di agenti tossici. Lo ricordiamo sperando che la boniica del sito continui e si concluda anche per onorare il suo impegno e il suo nome. (c.c.)
Da: Panorama di Novi pubblicato il 30 – 1 -2015
Si ringrazia la famiglia Robbiano per l’immagine in evidenza in questo articolo
Giancarlo, il ricordo di un impegno politico
di Elio Pollero
Conosco Giancarlo nel 2007, a Serravalle ci sono le elezioni comunali, la sinistra o meglio il centro-sinistra è diviso in due liste, “Per Serravalle” e “La Nuova Unione”.
Io ed altri compagni avevamo ripreso ad intervenire nelle discussioni aperte per cercare di ricomporre la divisione, avevamo formato un gruppo “Iniziativa di base” ed avevamo indetto un’assemblea pubblica per discutere con i due candidati a Sindaco, Antonio Molinari e Lelio Demicheli. All’assemblea interviene soltanto Lelio. Ad assemblea conclusa, valutate proposte e programmi, anche in considerazione di lavorare ad un progetto che modificasse un sistema ormai stratificato decidemmo di appoggiare la lista Demicheli “La Nuova Unione”. A vincere la tornata elettorale fu Molinari ma entrarono in Amministrazione Lelio ed Armando Alice.
Il lato positivo di questa esperienza, pur sconfitta nelle urne, sta nel lungo percorso che ne segui. Anziché disarmare la lista si decise di continuare l’attività politica anche per offrire ai due neoeletti in consiglio un supporto esterno organizzato, per sostenere il loro lavoro di opposizione, e quindi il gruppo si impegnò per consolidarsi, iniziammo a vederci con continuità (affittavamo all’occorrenza la sala comunale sopra il Circolo Auser di piazza Carducci di fianco alla CRI) in queste riunioni una delle prime individuazioni fu quella di pubblicare un giornale che stampavamo con cadenza
abbastanza regolare ogni trimestre. Era nato “Il Ciclostile”. Analizzava problemi dell’Amministrazione, riportava le interpellanze o ne suggeriva di nuove ai Consiglieri Lelio e Armando. Distribuivamo “Il Ciclostile” in tutto il paese, ne tiravamo circa mille copie.
In questo percorso di sostegno a “La Nuova Unione” Giancarlo era assiduo e propositivo nei lavori del gruppo, lavorava al “Delta” (la fabbrica per come la conosciamo a Serravalle) ed abitava al Fabbricone. Divenne naturale quindi iniziare a porre questioni di merito ambientale data la presenza al Fabbricone di una vera e propria emergenza ecologica l’Ecolibarna.
La storia della bonifica Ecolibarna era già vecchia di quasi 30 anni, un primo intervento era stato effettuato da CASTALIA ma poi il cantiere era entrato in una lunga fase di stallo sino alla dichiarazione governativa del sito inquinato come “area di interesse nazionale” con nomina di un commissario (l’allora sindaco Dazzi) ma i lavori di intervento andavano a rilento. Alla decadenza del sindaco Dazzi il ruolo di Commissario andò al prefetto dott. Castaldo.
Per rendere più incisiva l’azione di intervento sul problema Ecolibarna, all’interno della Nuova Unione, si pensò alla costituzione di un Comitato.
In realtà un Comitato esisteva già al Fabbricone, l’avevano formato gli abitanti guidati da Gianluigi Gandini. aveva preso posizioni e scritto lettere alle istituzioni, rimanendo però circoscritto al territorio del Fabbricone. Giancarlo volle quindi ripartire dal Comitato esistente per rilanciarlo espandendolo.
Organizzò una riunione a casa Baiardi con le persone della frazione, intervenni anch’io con Demicheli e credo qualche altro della Nuova Unione. C’erano tutti, Gandini, Tino Boveri, Bisio, Baiardi e tanti altri con anche i famigliari, ricordo la presenza di uno dei fratelli D’Amore, i titolari del tubificio insediato al Fabbricone. L’assemblea rinnovò l’impegno del Comitato ed elesse a presidente Giancarlo, decidendo anche di studiare un logo che identificasse il Comitato, Giancarlo aveva trasmesso veramente un grande entusiasmo, una voglia di ripartire, di riprendersi una ribalta, per rivendicare la soluzione ai molti problemi della frazione.
nizia qui un periodo di lavoro intenso per il Comitato, Giancarlo si impegnò moltissimo e riuscì ad attivare un proficuo rapporto di interlocuzione con il dott. Castaldo, il Commissario alla bonifica. Il Comitato ottenne in breve tempo impegni precisi sull’uso dei finanziamenti e sugli indirizzi dei lavori, con l’ing. Cofano Giancarlo si confrontava spesso per le delucidazioni sullo stato della progettazione e sui tempi di realizzo dei lavori. Riuscimmo ad organizzare alcune assemblee pubbliche, nel salone delle vecchie scuole elementari, nelle quali interveniva il Commissario con tutto lo staff tecnico per relazionare la cittadinanza sullo sviluppo dei progetti.
Un lavoro enorme, impensabile prima della rinascita del Comitato, che ci consenti, soprattutto grazie a Giancarlo, di ottenere la costituzione di una Commissione per un’indagine epidemiologica su Serravalle con lo scopo di comparare le condizioni sanitarie dei residenti in rapporto alle medie provinciali.
Verso la fine del mandato del Commissario dr. Castaldo ci furono problemi nel rinnovo dello stato di emergenza da parte governativa ma e si decise di organizzare una manifestazione pubblica, un presidio al sito. con corteo dal Fabbricone sino all’ingresso dello stabilimento. Parteciparono alcuni sindaci della zona, Molinari, Muliere per Novi e altri, Giancarlo tenne un discorso sotto il gazebo del Comitato.
Organizzammo una raccolta firme che ci vide in piazza a Serravalle, all’inizio di via Girardengo a Novi che ricordo particolarmente per via del freddo intenso eravamo in tre, Giancarlo, io e Monica Baiardi tutti congelati, distribuivamo volanti di informazione e chiedevamo firme a sostegno del prolungamento dello stato di emergenza vitale per l’arrivo di nuovi finanziamenti.
Nel 2012 siamo nuovamente alle prese con le elezioni comunali. Dopo molte discussioni arriviamo alla determinazione di dar seguito ai cinque anni di lavoro in opposizione e di costruire una nuova lista. Nasce così “Serravalle Futura” in continuità con “La Nuova Unione” e candida anche Giancarlo proprio per dar seguito e concretezza al lavoro sin qui fatto.
Sempre nel 2012 partono i lavori si arriva alla costruzione del Comitato contro il Terzo Valico, ancora una volta ci si trovava a dover difendere l’ambientale in un’altra zona di Serravalle, la Libarna. Erano previsti espropri per allargare le strade, tutta l’area della Libarna subita una
radicale trasformazione con altissimo consumo di territorio. Fummo presenti anche in questo frangente.
Ma da questo momento prende il via una lenta discesa, Ecolibarna viene derubricata a sito inquinato ma non in stato emergenziale, sparisce il commissariamento e viene a mancare una controparte politica con la quale misurarsi, le opere del Terzo Valico comunque continuano e la nuova tornata elettorale ci conferma nel ruolo di eterni secondi. Nel 2015 si chiude questo importante capitolo, vengono a mancare Giancarlo e Gianfranco Marchesotti due persone fondamentali per quanto fatto, dal nostro soggetto politico, in questo lungo periodo temporale.
Giancarlo lo ricordo così: appassionato, con una grande volontà di far valere le proprie convinzioni ma pronto all’ascolto, aperto alla discussione e al confronto, dotato di una ferma volontà nel raggiungere gli obiettivi che si prefiggeva.
Elio Pollero
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