Carrea, Bartolomeo
Bartolomeo Carrea (Gavi, 29 marzo 1764 – Genova, 8 gennaio 1839) è stato uno scultore italiano, attivo in Liguria e nell’Oltregiogo genovese nei primi decenni dell’Ottocento.
Nasce nel 1764 a Gavi da una famiglia di contadini della cascina Centuriona, di proprietà dei marchesi Cambiaso. Mostra precocemente attitudini artistiche e grazie all’interessamento degli stessi Cambiaso potrà studiare studiare scultura presso l’Accademia ligustica di belle arti di Genova sotto la guida di Nicolò Traverso. Presso la stessa accademia sarà docente a partire dal marzo del 1800, quando aderisce all’invito di insegnarvi gratuitamente, a causa delle difficoltà economiche della stessa. Prosegue la sua carriera di docente nell’ambito dell’accademia, della quale diventa “Accademico di merito” per la scultura dal 1802 al 1808 e “custode” dal 1824 fino alla morte.
Nelle sue opere si affiancano tradizione barocca e istanze neoclassiche. Si dedica soprattutto alla scultura decorativa: bassorilievo della Commedia nel pronao del teatro Carlo Felice (perduto nell’ultima guerra mondiale).
Sposa la pittrice Rosa Bacigalupo, assai più giovane di lui, figlia del pittore Giuseppe Bacigalupo e apprezzata ritrattista.
Molto attivo a Genova, sue opere si possono ammirare anche a Novi Ligure (Gruppo ligneo raffigurante la Madonna del Carmine e san Simone, chiesa parrocchiale di San Pietro), a Gavi (Madonna del Rosario (1802), nella cappella gentilizia dei marchesi Cambiaso, nella tenuta Centuriona, e statua dell’Assunta nell’oratorio dei Turchini), a Voltaggio (Statua dell’Immacolata nella chiesa di San Michele Arcangelo), ad Arquata Scrivia (Assunta, chiesa di San Giacomo) e a Serravalle Scrivia (statua dell’Assunta, oratorio dei Bianchi)
Muore a Genova nel 1839, è sepolto nel santuario di Nostra Signora di Loreto, nel quartiere genovese di Oregina.

