Il plastico di Serravalle Scrivia di Luigi Piras
Luigi Piras, artista e scultore novese, morto il primo maggio 2019 all’età di 96 anni, nel 1984 lavorò alla realizzazione di un plastico di Serravalle. L’opera gli balenò per la mente quando ebbe occasione di leggere “Serravalle nella Storia” di Roberto Allegri. Sotto la guida di Nene Allegri venne più volte a Serravalle per farsi un’idea del progetto, ispirato da una mappa di Serravalle risalente al 1500.
Nato nel 1922 in una famiglia poverissima a Bultei, in provincia di Sassari, Piras conoscerà un’esistenza particolarmente dura fin dall’infanzia. Pare infatti che il primo paio di scarpe l’abbia indossato a 10 anni, mentre un cappotto tutto suo l’avrà solo con l’arrivo del servizio militare. È proprio allora che capita a Novi, dove, finita la guerra, prenderà stabilmente residenza divenendo operaio all’Ilva e sviluppando quel talento tutto particolare nella manipolazione del sughero che lo renderà noto. Fra le sue opere, molte delle quali dedicate alla cittadina piemontese che ha amato sino all’ultimo, spiccano il plastico del Monastero della Benedicta, realizzato in legno e sughero, e la riproduzione del castello di Novi Ligure. Nominato Cavaliere Ufficiale al merito della Repubblica in seguito alla realizzazione di una scultura lignea in bassorilievo divenuta stemma della Protezione Civile, Piras non è stato solo uomo d’arte e di cultura, ma anche un cittadino molto amato in virtù del suo altruismo (nel dopoguerra ha contribuito attivamente alla fondazione dei Volontari donatori del sangue, arrivati oggi a più di 1500 soci), della sua umanità, nonché per via di uno speciale attaccamento a quella terra d’adozione che non smise mai di celebrare studiandone la storia, i costumi, e stilando articoli molto apprezzati come quello sulla Via Postumia, una strada consolare di oltre duemila anni fa che attraversava tutta la Pianura Padana. Amante della sport e delle attività all’aria aperta, a ottant’anni aveva addirittura partecipato alla XXI edizione della corsa podistica “Stranovi”, dove figurava come il più anziano fra gli iscritti. (da Alessandria oggi, 2 maggio 2019)
L’opera che è stata donata al Comune di Serravalle Scrivia, trovò spazio nei giornali dell’epoca. Qui riportiamo l’articolo comparso su “Il Popolo” il 29 gennaio 1984.
È possibile vedere quest’opera al secondo piano dello scalone municipale. Le foto sono state scattate dal geometra Luciano Camera.
Luigi Piras svolse a Serravalle anche un’intensa attività di collaborazione didattica con le scuole cittadine, organizzando visite al centro storico per mostrare ai ragazzi cosa resta della Serravalle secentesca ricostruita nel suo plastico e suscitando, anche in queste occasioni, l’interesse della stampa.
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