accademici e studiosiOltregiogo-ArquataUncategorized

Melody Di Bona. Da Arquata a New York. La giovane scienziata conquista la copertina di Science

La copertina di “Science”, edizione USA, agosto 2024

Il 30 agosto 2024 una delle più prestigiose riveste scientifiche del mondo, Science, ha pubblicato un articolo ritenuto di fondamentale importanza per la ricerca sul cancro. L’articolo ha ottenuto addirittura la copertina della rivista.

Bene, il primo firmatario del lavoro scientifico si chiama Melody Di Bona ed è cresciuta ad Arquata Scrivia. Sotto ne tracciamo la biografia e cerchiamo di spiegare brevemente il senso del suo lavoro.
Melody Di Bona, classe 1989, è cresciuta ad Arquata ma è da sempre cittadina del mondo.
Nasce a Losanna da Fabienne, mamma svizzera e Gianni, genovese.
Il lavoro porta la famiglia ad Arquata, dove Melody passa l’infanzia e l’adolescenza, frequentandovi le scuole per poi iscriversi al liceo classico “A. Doria” di Novi Ligure.
Durante l’ultimo anno di liceo motivi familiari la conducono in Calabria, nella vecchia casa dei nonni. Si diploma quindi a Crotone e si iscrive all’Università della Calabria.

Melody in stazione ad Arquata Scrivia

Nel 2012 si laurea cum laude in biotecnologie e decide in seguito di tornare a Genova per proseguire gli studi. All’Università di Genova si specializza in Biotecnologie mediche e farmaceutiche (con lode e diritto di stampa) e svolge un dottorato di ricerca in Fisica che conclude con il massimo dei voti; in questo periodo lavora presso l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova.
Conseguito il dottorato nel 2019 parte quindi per New York, dove vive tutt’oggi e dove svolge il ruolo di postdoc al Memorial Sloan Kettering Cancer Center.  
Un paper di Melody, (primo autore insieme a Michael A. Mancini, Davide Mazza, Giuseppe Vicidomini, Alberto Diaspro e Luca Lanzanò), è stato inserito tra i migliori lavori della Biophysical Society, nel 2019. (riportato nel volume Biophysical Journal – best of 2019. L’articolo si intitola “Measuring Mobility in Chromatin by Intensity-Sorted FCS”, in italiano “Misurazione della mobilità nella cromatina mediante FCS a intensità differenziata”).
Ma il coronamento del suo lavoro arriva ora con la copertina di Science!
Lo studio che la vede come prima firma, svolto da team di ricercatori, indaga il rapporto tra radicali liberi ed i tumori.

 Melody Di Bona nel laboratorio del Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York

Le cellule replicano se stesse attraverso un processo detto mitosi. Nel nucleo delle cellule il materiale genetico composto da DNA si aggrega in strutture dette cromosomi. Nella mitosi dal nucleo di una singola cellula si formano 2 nuclei geneticamente identici a quello della cellula di partenza. Questo avviene con lo spostamento dei cromosomi “tirati” da strutture cellulari deputate a questo. Alla mitosi segue la citodieresi ossia  la divisione del citoplama.

Durante la divisione delle cellule può accadere che un cromosoma non migri nel nucleo della cellula figlia ma venga incaspsulato in una struttura detta micronucleo. Spesso questo comportamento riguarda numerosi tipi di tumore i cui micronuclei sono spesso e facilmente soggetti a rottura.
Ciò rilascia nel liquido intracellulare DNA che può essere riconosciuto dagli enzimi trascrittori alterando comunicazione che regola le attività di base delle cellule. Questo porta a metastasi, scomparsa dei segnali che il sistema immunitario usa per distruggere le cellule anomale e resistenza alla chemioterapia. Per i pazienti, tutto ciò si traduce in un peggioramento della prognosi.
Utilizzando microscopia e spettroscopia avanzate, la ricerca di Melody di Bona ha dimostrato che la causa del collasso dei micronuclei sono i radicali liberi e che l’uso di antiossidanti riduce tali eventi di collasso ma anche i riarrangiamenti cromosomici che sono alla base della metastatizzazione dei tumori definiti “aggressivi”.
Questo lascia spazio a fondate speranze di nuove terapie antitumorali che possano sfruttare farmaci antiossidanti


Un pensiero su “Melody Di Bona. Da Arquata a New York. La giovane scienziata conquista la copertina di Science

  • Davide Canazza

    Da Arquatese direi che c’è di che esserne orgogliosi, ma da mezzo Valborberino vorrei anche segnalare che Davide Mazza, coautore, è di Genova ma è cresciuto a Borghetto!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *