SPINOLA, Opizzino
Politico, Capitano del Popolo – (Genova, seconda metà del sec XIII – Serravalle Scrivia, 1317).
Nasce da Corrado Spinola (deceduto nel 1304), Capitano del Popolo a Genova dal 1295 al 1299 (con Corrado Doria e poi con Lamba Doria) e da Argentina Fieschi di Opizzo. Discende da Oberto Spinola, Capitano del Popolo dal 1270 al 1291 insieme a Oberto Doria e poi con figlio di questi, Corrado, che governa il Comune genovese nel suo periodo di massimo potere.
Eletto Capitano del Popolo di Genova con Bernabò Doria nel 1306, nello stesso anno sua figlia Argentina, avuta da Violante di Saluzzo, sposa Teodoro Paleologo, figlio dell’imperatore Andronico II Paleologo, Marchese del Monferrato.
Nel 1308 Opizzino si autoproclama unico Capitano Perpetuo, imprigionando Bernabò Doria che però riesce a fuggire. L’anno successivo è tuttavia destituito dagli oppositori, rappresentate dalle famiglie dei Doria, Fieschi e Grimaldi, che lo sconfiggono nella battaglia di Sestri Ponente. I genovesi inoltre gli radono al suolo Busalla, fortezza degli Spinola, ma Opizzino reagisce distruggendo a sua volta Montaldo e Voltaggio. Ne segue pertanto una tregua e il tentativo di una trattativa di pace.
Opizzino, nel 1311, rientra a Genova, grazie all’intervento di Enrico VII, giunto in Italia per farsi incoronare imperatore. Due anni dopo, in virtù della sua amicizia con l’Imperatore, a luglio, ottiene l’investitura su molti feudi dell’Oltregiogo, quali Arquata, Serravalle, Stazzano, Pasturana, Castelletto d’Orba, S. Cristoforo, Cremonte, sul castello e le terre di Valle Scrivia e sulla grangia di Bisio, passando pertanto questi territori sotto il controllo dell’Impero abbandonando Genova e Tortona. Tra alterne vicende i confini di questa sorta di cuscinetto permangono fino al 1797, quando queste terre ripassano sotto il controllo della Repubblica di Genova.
Con la morte di Enrico VII, Opizzino e gli Spinola sono nuovamente cacciati da Genova. Nel 1315, assediati a Busalla, sono duramente sconfitti. In poco tempo la città è distrutta per la seconda volta.
Tuttavia, l’anno dopo, gli Spinola si vendicano distruggendo completamente Pontedecimo.
Opizzino muore di febbre a Serravalle Scrivia nel 1317, come riporta la Cronaca di Benvenuto da Sangiorgio, lasciando in eredità all’unica figlia Argentina solo i diritti su Serravalle, mentre gli altri feudi passano ai suoi consanguinei. Altri lo indicano deceduto, sempre a Serravalle, a seguito delle ferite riportate nella battaglia di Gavi avvenuta nel 1315. Una statua che lo rappresenta è tuttora posta sulla facciata del Palazzo Spinola in Piazza delle Fontane Marose nel centro storico di Genova.
Attraverso la discendenza di Argentina, Opizzino Spinola è uno degli antenati di Casa Savoia.
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