La Compagnia del Bollito
La Compagnia del Bollito di Voltaggio nasce come costola della Pro Loco nella primavera del 2004. Inizialmente un manipolo di inesperti “sempreverdi” decide di stupire la cerchia di amici e conoscenti dando vita ad una compagnia teatrale di dilettanti allo sbaraglio. Per fortuna al timone viene messo Romeo Lucchi, attore e regista di chiara fama. Il risultato è una trionfale quanto unica performance, liberamente (molto liberamente) tratta nientepopodimeno che dal Sogno di una notte di mezza estate di W. Shakespeare. L’esperienza esaltante del debutto si traduce nella decisione di continuare l’avventura teatrale, ma nasce l’esigenza di trovare un nome. Prevale Compagnia del Bollito, forse perché un po’ bolliti, ma non stracotti, lo sono veramente, ma ufficialmente perché il bollito è composto da diversi tagli di carne, differenti l’uno dall’altro, ma che insieme concorrono a ottenere un risultato prelibato.
Il gruppo iniziale dei fondatori, composto da una decina di elementi, si è andato via via modificando con nuove adesioni e qualche abbandono, ma da qualche anno conta stabilmente una dozzina di elementi, ai quali di volta in volta, e a seconda delle esigenze, si aggiungono amici o parenti in veste di comparse. C’è un appuntamento ricorrente nella storia della Compagnia: il primo giovedì di agosto, giorno prescelto per presentare ogni anno la prima dei nuovi spettacoli. Se la data è rimasta immutata nel tempo, la location delle incursioni teatrali è invece cambiata di pari passo con la complessità delle rappresentazioni. Per il primo approccio venne scelta la grotta della fonte solforosa, che ben si confaceva al tema favolistico del Sogno. I lavori successivi, caratterizzati da una comicità a volte elegante (Le allegre Comari di Windsor), più spesso clownesca (Circo Voltaggio Cabaret, Lazzi e frizzi) ebbero invece come cornice Piazza Martiri, logisticamente perfetta per quei collage di maldestri numeri da circo, sketch da cabaret, monologhi, goffe parodie musicali. Risoreo, una serie di scenette, battute e balletti aventi come filo conduttore Genova e la genovesità, al quale collaborò Nica Magnani, esperta costumista e scenografa del Regio di Parma, ebbe anche l’onore di essere rappresentato alla presenza del Presidente della Provincia di Genova in occasione del conferimento, a Voltaggio, del titolo di Comune Onorario della Provincia di Genova.
L’anno 2008 rappresenta una svolta importante. Richiamato da altri impegni artistici, Romeo Lucchi lascia la compagnia e il timone viene affidato all’attuale regista e curatrice dei testi, Maria Angela Damilano. Inizialmente si ripercorre il solco delle esperienze passate, quello del patchwork teatrale (Mamma Mia, Carosello), ma poi si cambia registro: il pubblico aumenta e le rappresentazioni vengono spostate sul più spazioso palco dell’area sagre. Le produzioni più recenti spaziano dal teatro classico di Molière (Il Malato immaginario, L’Avaro) e Goldoni (La bottega del caffè) a quello comico di Macario (Ulisse Saturno, Pautasso Antonio, Achilllle Ciabotto), di Govi (Altri maneggi) e di Scarpetta (Una matassa imbrogliata).La vena eclettica della regista ha recentemente portato la Compagnia a cimentarsi con successo con un superclassico dell’humor nero di stampo anglosassone (Arsenico e vecchi merletti) per poi cambiare completamente registro con l’ultimissima performance: addirittura un musical (Aggiungi un posto a tavola) ovviamente alla maniera dei Bolliti. E altrettanto ovviamente… non finisce qui.