BOLCHI, Luigi
Musicista, direttore della Polifonica – (Serravalle Scrivia, 13 gennaio 1943 – 6 novembre 2015)
Ultimo di tre fratelli, i suoi genitori, Mario, organista, e Maria Vercesi, sono originari di Montù Beccaria, paese dell’Oltrepò Pavese. Il maggiore, Giovanni, diventa Generale di Corpo d’Armata degli Alpini. Il secondo è Don Carlo, sacerdote e insegnante.
Luigi, Gigi per tutti, conseguita la maturità magistrale, dal 1963 al 1965 è in servizio di leva presso il Corpo degli Alpini. Accede successivamente alla Scuola Allievi Ufficiali, dove diventa prima Sottotenente e poi Tenente dei Carabinieri. Abbandona la carriera militare con il grado di Capitano, per sposarsi con l’insegnante Anna Pollini, dalla quale ha una figlia. Lavora come impiegato nella Fidass.
Seguendo le orme paterne fin da giovane si applica allo studio della musica, suonando pianoforte e organo; studia armonia e contrappunto, perfezionandosi sotto la direzione del Maestro Scapini di Tortona. Appassionato soprattutto di musica che vede come protagonisti l’orchestra, i soli e il coro, compone una Missa Solemnis.
Dopo alcuni precedenti tentativi, caratterizzati dalla presenza di un coro accompagnato dall’organo, nel 1980 crea e dirige la Polifonica di Serravalle Scrivia, dimostrando non solo spiccate capacità musicali ma anche organizzative. Nel 1989, a causa di un male incurabile, perde la moglie Anna. Gigi, affranto, sospende l’attività della Polifonica.
Successivamente però, con la tenacia che tutti gli riconoscono, riprende l’attività realizzando una lunga serie di attività concertistiche in Italia e all’estero. L’elenco dei soci, nel 2003, conta 72 orchestrali e 209 coristi. Per le difficoltà imposte dall’età e dalla mancanza di adeguati finanziamenti, nel 2013 volle chiudere l’Associazione da lui stessa creata.
Lo si vuole ricordare con un video che documenta il concerto del 4 luglio 2009, che la Polifonica presenta sotto la sua conchiglia posta a Libarna, nell’area delle terme, eseguendo brani per coro, soli e orchestra con Roberta Salvati soprano e Lorenzo Decaro tenore.