ARQUATA – Il presepe nel Borgo – Le origini
Nell’estate del 1985 gli abitanti di via Interiore, in occasione del Palio che veniva organizzato in paese, hanno realizzato una serie di personaggi che rappresentavano dei musicanti e altre figure, utilizzando in genere sagome di paglia.
Vedendoli io mi sono detto: ma perché non trasformare questa cosa in un presepe con personaggi a grandezza naturale? Detto e fatto: a fine estate, verso settembre, ho iniziato a fare i bozzetti dei primi personaggi. Li ho fatti vedere a Piero Villa, che all’epoca era il Presidente della Pro Loco; l’idea gli è piaciuta e ha deciso di promuovere la realizzazione del presepe.
I 30 o 40 personaggi che costruimmo nella fase iniziale sono diventati poi, nell’edizione più grande che successivamente presentammo, oltre 200 personaggi.
La prima edizione, a quel che mi ricordo, fu visitata essenzialmente dagli arquatesi e poi, edizione dopo edizione, hanno cominciato ad arrivare visitatori dai paesi vicini e anche da più lontano.
Io penso che la bellezza del presepe di Arquata fosse prima di tutto la collocazione: il borgo medievale con le cantine che tanto somigliavano a rustici alloggi e che all’epoca si prestavano molto bene; parliamo degli anni Ottanta, un’epoca nella quale la maggior parte di questi edifici erano vuoti, se non addirittura fatiscenti.
Il presepe ha senza dubbio anche aiutato la ripresa e il rilancio di via interiore, perché negli anni successivi molte persone hanno acquistato i locali, li hanno rimessi a posto e la via ha preso nuova vita e bellezza.
La sua realizzazione è stata sempre molto curata, anche nei particolari, per esempio nella scelta degli oggetti che integravano le azioni svolte dai personaggi. Qualcosa c’era già nelle cantine che utilizzammo, ma la stragrande maggioranza degli oggetti vennero raccolti appositamente mediante una raccolta di oggetti indetta tra i cittadini.
Con il passare degli anni è aumentato sia il numero dei locali utilizzati, sia il numero dei personaggi: e così siamo arrivati a edizioni in cui il presepe contava, oltre alla centinaia di personaggi – di cui si è detto – anche animali realizzati a grandezza naturale.
Insomma, era diventato un evento enorme, con una risonanza ben maggiore ed un’estensione di richiamo molto oltre i confini di Arquata.
(Archivio Enrico Debenedetti)
Mi ricordo addirittura un’edizione – mi pare quella del 1987-1988 – con il presepe più grande tra tutte quelli allestiti: partiva da Piazza San Rocco e arrivava in piazza del Comune. Ci eravamo fatti donare dalle Ferrovie dodici carri merci, e la Pro Loco arquatese, proprio in Piazza Bertelli, aveva allestito una lunga tettoia a ferro di cavallo e sotto la tettoia era stato realizzato un mercatino di Natale. Era diventata una cosa eccezionale, al punto che arrivò una troupe RAI di Unomattina che realizzò una diretta televisiva.
Credo sia importante sottolineare che ogni elemento del presepe veniva realizzato qui in paese. L’iniziativa era tutta della Pro Loco, con il patrocinio e l’appoggio del Comune. C’erano molti volontari che lavoravano con passione per allestirlo: teniamo conto che si partiva subito dopo ferragosto con almeno dieci volontari, quasi tutte ragazze molto giovani, che si dedicavano alla preparazione dei costumi e degli altri elementi di arredo. Poi, subito dopo i Santi, si passava all’allestimento esterno che ci impegnava quindi per oltre un mese!
Io realizzavo tutti i bozzetti dei personaggi.
Conservo tutta la documentazione, compresi gli articoli a stampa, relativa a tutte le edizioni del presepe. La metto volentieri a disposizione per ricostruire, insieme, la storia del presepe nel borgo: sarebbe interessante, perché questa esperienza di collaborazione e di partecipazione rappresenta certamente una circostanza non molto diffusa (per non dire singolare) nei nostri territori.
IL PRESEPE NEL BORGO EDIZIONE 1987 – FOTOGRAFIE DI ALESSANDRO FOCANTE
