Alla scoperta del Museo di Libarna in occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia
Le Giornate Europee dell’archeologia – 18 e 19 giugno 2022 – iniziativa nata in Francia nel 2010 con il coordinamento dell’Istituto Nazionale francese di Ricerca Archeologica Preventiva (INRAP) e sviluppatasi successivamente in altri Paesi europei, da alcuni anni è promossa anche dal Ministero della Cultura italiano.
Quest’anno Serravalle Scrivia ha voluto partecipare all’evento culturale rendendo protagonista assoluta l’Area museale di Libarna con Parole di pietra, visita guidata alle sale museali che è narrazione della storia della città romana di Libarna attraverso epigrafi e figure mitologiche emergenti dai reperti esposti. Il racconto si vuole soffermare su alcuni particolari di capitelli, frammenti architettonici, fontane e piccole sculture che costituiscono pregevoli parti decorative di edifici pubblici e di domus libarnesi.
Nel percorso di visita, ad esempio, fa capolino da una delle teche una timida e delicata rosa di macchia, porzione di voluta laterale di un capitello corinzio composito. Il mito vuole che Venere nasca dalla spuma del mare insieme a un cespuglio di spine nel quale gli Dei fanno spuntare gocce d’ambrosia poi trasformatesi in candidi boccioli di rose bianche. Il mito racconta ancora di Afrodite che, accorrendo in aiuto dell’amato Adone, ucciso da un cinghiale inviato da Ares ingelosito, si ferisce fra i rovi: dal suo sangue sbocciano rose rosse.
Parole di pietra si propone non solo come un viaggio nel mito, ma anche come il racconto della storia umana attraverso la lettura delle epigrafi.
Cosi quel piccolo bocciolo di rosa sembra quasi omaggiare l’epigrafe funeraria in marmo bianco pentelico, posta di fronte, in ricordo di un giovane scriba vissuto vent’anni, così raffinata nel suo ductus quanto commovente nella frase finale.
Se l’Area archeologica di Libarna testimonia la grandezza e monumentalità della città, i reperti, alcuni dei quali si trovano al Museo di Antichità di Torino e al Museo di Archeologia Ligure di Genova Pegli, mettono in evidenza la sua raffinata ricchezza non solo estetica, ma anche culturale.
Ancora, dal teatro di Libarna, come testimonia l’illustrazione disegnata da Santo Varni, ecco la pinax, una lastra in marmo ornamentale con decorazioni su entrambe le facce. Qui troviamo, rivolto di tre quarti verso destra, il volto di Pan, bellissimo nell’evidente increspamento della fronte e nel corrugamento delle ciglia, mentre sul lato posteriore è presente la testa di Medusa dalla capigliatura fluente, con sul capo le ali, al di sotto delle quali sbuca un piccolo serpente.
Durante il percorso il visitatore, immaginandosi come un viandante sulla Via Postumia, può prendere simbolicamente una lucerna ed entrare silenziosamente nell’ultima sala espositiva, come fosse la stanza di una delle domus della città, e ammirare l’emblema presente, la parte centrale di un mosaico realizzato in prezioso opus sectile, oppure ascoltare il gorgoglìo dell’acqua della fontana con delfini, apprezzando le parole di Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia, sulla leggenda del delfino del lago di Lucrino.
Le visite, condotte dall’Associazione Libarna Arteventi, sono programmate nelle mattinate di sabato 18 e domenica 19 giugno dalle ore 10 alle ore12, con ulteriore fascia domenicale pomeridiana dalle ore 16 alle ore 18.
Inoltre a Tortona, nella giornata di sabato 18 giugno alle ore 17, presso Palazzo Guidobono, nell’ambito del progetto di valorizzazione territoriale a tema archeologico, si tiene l’appuntamento Dertona scopre Libarna con successiva visita al Museo Archeologico a cura degli studenti del Liceo Peano. L’iniziativa è promossa dal Comune di Serravalle Scrivia e dall’Associazione Libarna Arteventi unitamente alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo, con la collaborazione del Comune di Tortona e del Distretto del Novese.