CALENDARIO DELLA SCRIVIA, febbraio 2022, la ghiandaia
Anche in questa stagione, camminando ai margini di un boschetto è possibile imbattersi nella ghiandaia, un uccello di medie dimensioni con il capo tondo, il becco tozzo e un meraviglioso piumaggio variopinto.Il nome scientifico di questo interessante volatile, Garrulus Glandarius, rivela alcune caratteristiche comportamentali che gli appartengono. La parola latina glandarius, infatti, fa riferimento alle sue abitudini alimentari che prevedono una dieta principalmente a base di bacche, di insetti, di uova di altri uccelli, di invertebrati, di noci e soprattutto di ghiande, che possono costituire anche il 50% del suo sostentamento.
La ghiandaia è dotata di una memoria eccezionale e per questo durante l’autunno ripone il cibo in nascondigli sotto terra, certa di ritrovarli durante l’inverno. La parola garrulus, invece, significa “canterino” o “chiacchierone” e anche questo la dice lunga sul carattere curioso di questo animale. La sua abilità più straordinaria, infatti, è di riuscire a spaventare i predatori o gli uccelli cospecifici riproducendo i richiami di altre specie, per esempio dei rapaci. La ghiandaia è in grado di imitare una vastissima varietà di suoni, dai rumori del bosco fino al miagolio di un gatto o al pianto di un bambino.
La ghiandaia è lunga circa 34 centimetri per un’apertura alare di circa 53 centimetri e un peso che può raggiungere i 170 grammi. La livrea si presenta nelle tonalità del rosso-marrone, mentre lo specchio alare mostra un bellissimo blu chiaro, barrato di nero. Quando è in volo, è ben visibile anche il dorso, completamente bianco.
Emette anche versi sgraziati che ci ricordano la sua appartenenza al gruppo dei corvidi.
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