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CALENDARIO DELLA SCRIVIA, Settembre, i rapaci più comuni: il gheppio e la poiana

Anche lo Scrivia e Serravalle quindi, hanno la loro rappresentanza di rapaci diurni. Esistono anche quelli notturni, naturalmente, come il gufo, il barbagianni e la ubiqua civetta ma proprio per le loro abitudini ed orari di attività sfuggono spesso ad una osservazione non specialistica.

Il gheppio

Cominciamo dal più piccolo in dimensioni : il gheppio, che appartiene a tutti gli effetti alla famiglia dei falconidi. Presenta una colorazione rossiccia con screziature nero marrone; il maschio è meno grande della femmina e presenta la sommità del capo grigia. La femmina, più grande fino a un terzo oltre le dimensioni del maschio ha questa caratteristica per poter meglio affrontare ( come in  altre specie) la crescita della prole in caso di perdita del partner. E’ un rapace snello ed elegante con le caratteristiche ali appuntite, si sposta in volo battuto e diventa inconfondibile quando in azione di caccia mantiene una posizione immobile in cielo ponendosi contro il vento dominante osservando il sottostante terreno in cerca di prede. In assenza di vento può effettuare la stessa performance, detta “spirito santo”, battendo rapidamente le ali ma mantenendo la medesima posizione di osservazione statica per la ricerca del cibo. Si ciba di topolini e arvicole, ma si adatta anche a piccoli rettili o insetti. E’ molto utile nel nostro orto campagnolo a Monterotondo!

La poiana comune

Parliamo ora della poiana, appartenente al genere Buteo; ha dimensioni più grandi con una aperture alare cm 118 – 140, anche qui la femmina è un po’ più grande del maschio. Sfrutta ogni volta che può le correnti ascensionali e quindi non è raro di vedere anche più individui nella stessa zona di cielo muoversi sfruttando la medesima termica. Oltre alla colorazione più chiara ventralmente, mentre volteggia si apprezzano le dimensioni maggiori e più massicce ed il margine delle ali arrotondato. Si nutre anche essa di arvicole e topolini, occasionalmente rettili, anfibi e più raramente giovani lepri e conigli, piccoli fagiani e starne. La poiana caccia in ambienti aperti o sfruttando degli osservatori come linee del telefono, rami di alberi da cui si lancia con una breve planata verso la preda. A volte esplora il proprio territorio di caccia volando bassa, pronta a picchiare sulle prede.

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Aldo Orlando

Marito di Nicoletta, insegnante di Educazione Fisica in pensione, pescatore da tutta la vita, amo l-aria aperta, i fiori, gli animali.