CALENDARIO DELLA SCRIVIA, Aprile, balestruccio, rondine e rondone
Per il calendario la primavera è arrivata, ma, fateci caso, finchè non arrivano loro la stagione non cambia davvero!
Chi sono? Sono i balestrucci, le rondini e i rondoni i piccoli migratori primaverili che giungono a noi dall’ Africa sub sahariana per stabilirsi nei loro tradizionali luoghi di riproduzione. Per la scienza fanno parte di diverse famiglie ma una evoluzione parallela,
legata alla alimentazione centrata su piccoli insetti volanti li ha resi molto simili.
Ecco qualche trucco per imparare a riconoscerle.
Il balestruccio ha la parte superiore del corpo di un nero brillante mentre collo, gola e ventre sono bianchi.
La rondine ha una coda lunga e biforcuta, un becco piccolo e il dorso scuro iridescente che può sembrare bluastro. La caratteristica più riconoscibile sta nella gola e nella fronte che sono di colore arancio scuro, quasi rosso.
Il rondone ha una colorazione nerastra e la gola bianca, è un poco più grande dei primi due e si differenzia da rondini e balestrucci per le sue tipiche ali lunghe e strette “a falce”.
Se con un pò di pazienza e attenzione li osserverete in volo imparerete a discriminarli. Balestrucci e rondini sono legati a fiumi e torrenti per procurarsi il materiale di costruzione per i loro nidi: fango misto a saliva con cui costruiscono i loro tipici nidi a coppa, spesso sotto i cornicioni delle case.
Mentre i balestrucci e le rondini riposano al nido i rondoni non “vanno a dormire” da nessuna parte perché “dormono” continuando a volare per tutta la notte. Come fa a dormire mentre vola? Il cervello del rondone dorme a metà. Prima l’uccello riposa una metà e regola il volo con l’altra, poi cambia metà e riposa l’altra. Non è straordinario?
Ma non è finita qui. Se il rondone si “posa” solo nel periodo riproduttivo per covare le uova ed accudire i piccoli sotto i tetti vuol dire che i giovani nati, che ci mettono due anni a diventare adulti e poi a riprodursi, volano ininterrottamente per due anni prima di toccare qualcosa di solido con le loro zampe. Zampe che, proprio perché non “strutturate” per toccare terra, non sono minimamente adatte a far spiccare il volo a questi uccelli che, se per disgrazia cadono al suolo, diventano facile preda del primo gatto che passa.
Per finire vi raccomando,se avete come me la fortuna di avere una di queste bestiole nidificanti a casa vostra (io ho una famiglia di balestrucci), di proteggere il loro sito di nidificazione con ogni cura. E’ vero che sporcano un poco ma quanta gioia ci procurano ritornando ogni anno esattamente nello stesso luogo: è una evenienza affascinante e quasi magica e va protetta con cura.