1918. Si gioca a calcio per i nostri soldati (dedicato a Evaldo Montecucco)
Quasi sul finire della prima Guerra Mondiale venne organizzata una giornata di beneficenza in favore dei nostri soldati impegnati al fronte. La notizia si può leggere sul “Messaggero di Novi” il 7 settembre 1918. la giornata venne organizzata dal Capitano Quaranta, presumibilmente in quella che oggi tutti conosciamo come Piazza Paolo Bosio. Fra le varie attività di quella “Festa di Ginnastica Militare” venne giocata anche una partita di calcio. Fu la prima volta? Chissà!
Noi stiamo spulciando archivi e giornali d’epoca per capirlo (per quanto è possibile, vista la normativa anti Covid), ma se qualcuno ha notizie più precise una segnalazione sarebbe gradita assai!
Per facilitare la lettura, trascriviamo l’articolo sotto il ritaglio del giornale.
Da SERRAVALLE festa militare
Domenica scorsa, 1 settembre, ebbe luogo a Serravalle Scrivia una festa ginnastica militare che favoriva da un tempo meraviglioso, sortì esito felicissimo. Organizzatore instancabile di ogni cosa fu il Capitano Quaranta, comandante del Presidio, che seppe ridurre la vasta Piazza d’Armi ad elegante “Stadium, imbandierato e fiorito. Dinnanzi ad una folla numerosissima di invitati e gran parte della cittadinanza accorsa si svolse il programma variatissimo comprendente esercizi ginnastiche di squadre, tiro alla fune, corse podistiche e ciclistiche con una corsa nel sacco e con l’albero della cuccagna. In ultimo fu giocata pure una interessantissima partita di foot-ball. Ai vincitori delle varie gare furono offerti in premio oggettini utili ed artistici che erano stati raccolti a cura della signora Marugo, la infaticabile Presidentessa della Casa del Soldato di Serravalle, coadiuvata dalla sua signorina e dalle signorine Cambiaggio e Giani. Durante la festa per la quale va tributata lode al Capitano Quaranta, che, circondato dagli ufficiali del Presidio, fece gli onori di casa, furono anche raccolte oltre L. 300 a beneficio della fiorente Casa del soldato di questo comune cosa della quale ci si deve altamente compiacere poichè è bene che sotto qualsiasi forma e con qualsiasi mezzo si venga in aiuto di quelle istituzioni che si propongono di aiutare, di assistere sia materialmente che moralmente i nostri soldati che devono sempre sentire intorno a se il palpito affettuoso del paese.
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