Via San Giorgio
Autori Aristarkh, Ricky, Badr e Davyd
Da: via San Rocco | A: via Rimembranze |
Dimensione (larghezza e lunghezza): 6m X 167 m | |
Pavimentazione (materiale) asfalto | Pendenza: parte in piano |
Marciapiedi (materiale): asfalto | Presenza: a tratti |
Fronte numeri pari: edifici residenziali | Fronte numeri dispari: edifici e terreni liberi |
Scheda della dedica:
San Giorgio (280 ca Cappadocia- martirizzato sotto Diocleziano) è un Santo molto venerato. In Italia, il culto di San Giorgio è diffusissimo e sono più di 100 i comuni di cui è patrono. Tra questi: Reggio Calabria, Ferrara, Ragusa e Campobasso. All’estero è il santo patrono dell’Inghilterra, del Portogallo, della Georgia, del Montenegro, dell’Etiopia e della Lituania. Casa Batllò, il celebre ed estroso edificio progettato da Antoni Gaudi, è dedicato a San Giorgio. Il culto del Santo è effettivamente molto popolare in Catalogna: lo scambio delle rose, tradizione del 23 aprile, affonda le sue radici proprio in una versione tutta spagnola della leggenda di San Giorgio e il drago. Non tutti sanno che San Giorgio occupa un posto anche nell’agiografia islamica, in cui ricopre l’onorevole ruolo di Profeta. Questo, a dimostrazione della popolarità del Santo sia in Oriente che in Occidente. La leggenda di San Giorgio contro il drago divenne popolare soprattutto durante il medioevo, epoca in cui il Santo iniziò a rappresentare la lotta del bene In Italia contro il male, incarnando gli ideali della cavalleria. In questo periodo, il culto verso San Giorgio si diffuse in tutto l’Occidente e nell’Oriente bizantino, dove è conosciuto come il “trionfatore”. Nella tradizione italiana, la Festa di San Giorgio è dedicata al rinnovo della promessa. È anche il protettore delle Guide e degli Scout.
Punti di interesse:
Angolo dei suggerimenti:
Approfondimenti :
Secondo i Passio sancti Georgii, San Giorgio nacque intorno al 280 in Cappadocia (regione odierna della Turchia), ma si trasferì poi in Palestina, dove si arruolò nell’esercito dell’imperatore Diocleziano, che lo considerava così valoroso da renderlo sua guardia del corpo. Peccato che il martirio avvenne poi sotto Diocleziano stesso, in quanto il Santo si rifiutò di giurare fede agli dei, ma si professò cristiano. La leggenda narra che Giorgio, dopo essere stato gettato in carcere, ebbe una visione di Dio che gli predisse sette anni di tormenti, in cui sarebbe morto e risorto per tre volte. La leggenda aurea narra che, nella città di Salem, in Libia, vi fosse uno stagno in cui abitava un enorme drago che uccideva con il fiato tutte le persone che incontrava. Quando la principessa Silene rischiava di morire a causa del mostro, il prode cavaliere Giorgio la salvò, intimando «Iddio mi ha mandato a voi per liberarvi dal drago: se abbraccerete la fede in Cristo, riceverete il battesimo e io ucciderò il mostro». Convertiti il re e la popolazione, San Giorgio uccise il drago e lo fece trascinare via dalla città da quattro buoi. Il nome di San Giorgio era storicamente invocato contro la peste, la lebbra, le streghe, i serpenti velenosi e la sifilide.