1937. Il Corriere di Alessandria e Serravalle nella Storia
Il 29 giugno 1937, poco prima di essere ribattezzati “Serravalle Libarna”, nel notiziario che il giornale fascista il “Corriere di Alessandria” riserva al nostro paese compare una breve storia di Serravalle. la dimensione del carattere riservato al titolo è di lunga superiore a quello utilizzato per i paesi di analoghe dimensioni. Ce la giochiamo con Novi e Tortona. Il Potere giudica importante la nostra discendenza da Libarna, in linea con il culto nazionale della “Romanità”.
Per facilitarne la lettura riportiamo il testo dell’articolo qui sotto:
Il borgo di Serravalle Scrivia deriva dall’antica Libarna, città romana, che si stendeva nella pianura tra Serravalle e Arquata, e venne distrutta in una invasione dai Goti, condotti da Alarico, tra l’anno 405 e 410 dell’E.V. I pochi superstiti degli abitanti di Libarna cercarono rifugio nei luoghi circostanti e fondarono i castelli di Arquata, Precipiano e degli Arimanni. Il castello degli Arimanni, più volte nominato nelle carte del Medio Evo, acquistò sempre maggior importanza ed attorno ad esso andò a poco a poco formandosi un borgo, accresciuto poi dagli uomini di Gattorba, che prese il nome di Serravalle dalla posizione stessa, in cui si troverà. L’origine del borgo risale al secolo IX. Signore del Castello di Serravalle (già degli Arimanni) era il Vescovo, Principe di Tortona, ma il Vescovo Pietro II nel 1122 lo cedette al Comune di Tortona, il quale lasciò ai serravallesi una certa libertà, concedendo loro il diritto di avere un proprio Statuto, e di nominare i propri Consoli. Distrutta Tortona, fu consegnata ai Pavesi, ma, dopo la battaglia di Legnano (1176), Serravalle ritornò ai tortonesi. Nel secolo XII il Castello di Serravalle appare come uno dei più importanti e il borgo é quanto mai ragguardevole; retto da un proprio Governatore, assistito. dal Consiglio della Credenza. Nel 1301 il Comune di Tortona infeuda il Castello di Serravalle alla potente famiglia genovese degli Spinola, i quali ben presto ne diventano i padroni assoluti, e, divenuti nel 1311 signori anche del Castello di Stazzano, ne tengono indisturbato il dominio sino al 1381, anno in cui il nostro Castello cade sotto Gian Galeazzo Visconti, creato dall’imperatore Venceslao Duca di Milano e signore di Serravalle. Durante il dominio dei Visconti cercarono invano di farsi padroni di Serravalle i Beccaria e gli Assereto, i quali ottengono per qualche tempo il feudo sempre alle dipendenze di Milano. Nel1485 diventa padrone di Serravalle Giovanni Spinola che trasmette il feudo nuovamente alla sua Casa.
Con la pace di Chateau-Cambresis (1550) Milano diventa una provincia spagnola, e Serravalle ne segue le sorti: nell’anno 1580 la Regia Ducale Camera di Milano prende ufficialmente possesso del feudo di Serravalle. Sotto il dominio spagnolo, Serravalle acquistò sempre maggiore importanza; il suo castello venne fortificato; il Borgo vide sorgere parecchie istituzioni religiose: il Convento degli Agostiniani (1594), ora trasformato in Ospedale, con l’annessa Chiesa dell’Assunta, ora Oratorio dei Bianchi; il Convento dei Cappuccini (1612), ora trasformato nell’edificio scolastico e, durante la peste del 1630, nella quale morirono ben 667 cittadini, l’Asilo infantile. Fu però funestata da terribili e frequenti guerre. Col trattato di Utrecht (1713) al dominio spagnolo succede in Italia il dominio austriaco: anche Serravalle passa all’Austria, che accresce ancora le fortificazioni del Castello, come baluardo contro la Repubblica di Genova, e subito dopo la cede al Re di Sardegna. Ma nel 1754 i Gallo Ispani, aiutati dai genovesi, pongono assedio al Castello di Serravalle e riescono ad occuparlo per brevissimo tempo. Durante la campagna napoleonica del 1796 e 1797 Serravalle è presa dai francesi e tosto ripresa dai piemontesi, i quali si servono del Castello per i soldati invalidi. Nel 1799 nel territorio di Novi-Serravalle s’impegna una terribile guerra tra anglo-austro-russi contro i francesi, la quale termina con la celebre battaglia di Novi (15 agosto1799) a favore degli alleati, che si impossessano di Serravalle, e si spingono fino a Genova; ma Napoleone discende rapidamente in Italia e il 14 giugno1800 ottiene completa vittoria a Marengo. Gli austriaci sgombrano per sempre Serravalle e i francesi danno tosto l’ordine di smantellarne il forte, che in pochi anni venne ridotto un cumulo di rovine, mentre il borgo veniva unito alla Repubblica di Genova, aggregata nel 1804 all’impero napoleonico. Col trattato di Vienna (9 giugno 1815) il Ducato di Genova fu unito al Piemonte: per conseguenza anche il borgo di Serravalle rimase per sempre sotto il dominio della Casa di Savoia sino alla proclamazione del Regno d’Italia.
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