PIRAS, Luigi
scultore autodidatta, artigiano del sughero e del legno (Bultei (SS), 21 giugno 1922 – Novi Ligure, 1 maggio 2019)
Originario di Bultei, un piccolo paese dell’entroterra sassarese, cresce in una famiglia molto povera e numerosa. Con i suoi sei fratelli aiuta la famiglia nell’attività silvopastorale e in altri lavori occasionali, sino a quando la chiamata per il servizio militare non segna una svolta nella sua vita.
Durante la guerra presta servizio a Novi Ligure, addetto alla guardia dei “Bunker”, quando lo sorprende l’armistizio dell’’8 settembre. Impossibilitato a tornare a casa si nasconde nelle cascine dei dintorni prestando aiuto nei lavori agricoli.
Al termine del conflitto decide di restare nel novese e si occupa, come pastore, di un gregge di 400 pecore in Val Lemme, esperienza raccontata nel libro autobiografico 400 pecore nere (Vallescrivia, 2006).
Lavori più o meno duraturi si susseguono sino a quando viene assunto all’Ilva.
Inizia a coltivare con costanza la sua passione, la scultura in sughero e in legno, dedicandosi in particolare alla realizzazione di plastici storici di grande rigore filologico e basati su documentazione cartografica d’epoca. Con la stessa tecnica realizza anche moltissimi quadri.
Nel corso degli anni le sue opere sono esposte in oltre 100 mostre personali e collettive. Il suo lavoro di artista autodidatta gli vale la nomina a Cavaliere ufficiale della repubblica nel 1996.
Tra le sue opere molte sono dedicate alla sua città di adozione, Novi Ligure: la ricostruzione del Castello, una delle prime da lui realizzate, il plastico della città, la Collegiata e una precisa riproduzione dello stabilimento Ilva-ItalsIder.
Da segnalare tra le opere maggiori il plastico delle città di Ferrara e di Castel San Giovanni, San Giacomo di Gavi e la ricostruzione del Convento della Benedicta (2000, una delle sue ultime opere).
La presenza artistica di Piras a Serravalle è particolarmente significativa. Oltre all’imponente plastico della città ultimato nel 1984 e donato “alla Pro Loco e alla comunità” nel 1986, occorre segnalare la realizzazione di una riproduzione dello stemma araldico, la partecipazione a diverse mostre personali e a rassegne di artigianato artistico, l’attività didattica in collaborazione con le scuole del paese.
Nell’ottobre 2019, pochi mesi dopo la sua scomparsa la moglie Mirella Bisio dona il plastico del centro storico di Novi Ligure alla Biblioteca Civica, nel rispetto della volontà di Luigi Piras.
Per Luigi donare le sue opere alla cittadinanza era diventata una prassi consueta, connaturata al suo stile di vita e di lavoro e così sintetizzata nella cerimonia di consegna dalla moglie: “ Lui desiderava molto che quest’opera venisse messa a disposizione della popolazione. So che è in buone mani e auspico possa servire agli studenti” (“Il Piccolo”, 8 ottobre 2019).