NATALE 2020 – A Serravalle… auguri da tutto il mondo!
A Serravalle, in questi giorni, come in buona parte del mondo, ci scambiamo gli auguri per le imminenti festività. Poiché molti cittadini serravallesi che festeggiano il Natale parlano altre lingue oltre all’italiano, con i bambini delle classi quinte della scuola di Serravalle, le docenti Giusy Gagliostro, Paola Sacchi e Federica Spigno, e alcuni amici dell’Associazione Chieketè, ci siamo divertiti ad ascoltare i canti natalizi nelle lingue dei nostri alunni e delle loro famiglie.
Siamo partiti da “Renii lui Moș Crăciun” (Le renne di Babbo Natale), una canzone in lingua rumena:
In Romania, dove la maggioranza della popolazione è cristiana ortodossa, si festeggia la nascita di Gesù convenzionalmente il 25 dicembre, ma le celebrazioni continuano fino al 7 gennaio, giorno del Natale ortodosso. I “Colindatul creștin”, i canti natalizi, sono molto importanti nella tradizione del paese.
Se vogliamo augurare buon Natale ad un vicino di casa o ad un collega che parla rumeno, possiamo dire: Crăciun Fericit!
Successivamente abbiamo ascoltato il celebre “Bóg się rodzi” (Nasce Dio), canto tradizionale polacco molto caro anche a Papa Giovanni Paolo II.
La Polonia è un paese prevalentemente cattolico. Per fare gli auguri ad un cittadino serravallese di origini polacche possiamo dire: Wesołych Świąt!
Il 25 dicembre, anche in Albania è “Krishtlindje” (Natale, o nascita di Gesù). Abbiamo, quindi ascoltato “Zilet tring”, una versione di Jingle Bells in albanese.
La popolazione albanese può afferire a diverse religioni, tra cui quella cristiana ortodossa e quella musulmana. La convivenza pacifica fra religioni è una realtà assodata in Albania. Possiamo augurare buon Natale ad un nostro amico di origine albanese, dicendo “Gëzuar Krishtlindjet”; difficilmente lo offenderemo, anche se non cristiano. Però, perché non cercare di ricordare anche l’espressione “Gezuar bajramin!” in occasione delle festività musulmane, per augurare una buona festa?
A questo proposito è stato importante un commento di una alunna di origini marocchine, che ha raccontato che in Marocco non si festeggia ufficialmente il Natale, ma si possono trovare alberi di Natale e decorazioni che accolgono gli stranieri, residenti o turisti. Nei paesi arabofoni, però, ci sono comunque comunità di cristiani. Se qualcuno ha letto le meravigliose poesie di Mahmoud Darwish saprà benissimo che non tutti gli “arabi” sono musulmani. Abbiamo ascoltato, infatti, una versione di Jingle Bells in inglese e arabo, “Laylat Eid” (dal minuto 2.24).
È stato importante riflettere anche sulle festività musulmane e lo abbiamo fatto con alcuni video per bambini relativi a Eid al-Fitr e Eid al-Adha, le due principali ricorrenze dell’Islam, celebrate in tutto il mondo e anche a Serravalle. Attendiamo, però, un contributo più autorevole da parte di un esponente della comunità musulmana serravallese su questo tema. Mi sono divertita con un esercizio matematico per calcolare quando la maggioranza dei serravallesi celebrerà le festività più importanti in contemporanea: ebbene, nel 2039 Eid al-Adha, la Festa del Sacrificio, coinciderà quasi con l’Epifania e il Natale orotodosso (ovviamente dipende dall’avvistamento della Luna, ma dovrebbe essere tra il 5 e il 9 gennaio 2039).
Nel frattempo, possiamo comunque augurare buon anno ad un nostro amico arabofono o ai genitori degli alunni di origine marocchine, con questa espressione: كل عام وأنتم بخير (traslitterato all’incirca: Kullum elam wa’antum bikhayr).
Abbiamo concluso il nostro viaggio con una “hit” natalizia che conosciamo tutti, nella lingua di tanti cittadini serravallesi di origine sudamericana: Feliz Navidad.
Ve lo abbiamo detto in molte lingue, ma alla fine ci teniamo a dirlo anche in dialetto. Ecco una divertente trasposizione di Jingle Bells a cura di Riccardo Lera:
Jingle bells jingle bells u tuca propiu ‘ndò
nku e cavàlu e l’òzi nta nàive fein a è Kuò.
Jingle bells jingle bells ma ti “chieketé”?
ti ve in slita fein a Nove e poi ti veni ‘ndré.
U sainta da luntàun, a campàuna fò dindan
ti spéti tutu u giùrnu, ti speti manimàun
u “don” un ghe no, Natòle l’è rivò
tàunti cari auguri, andému a l’autustrò
Auguri a tutti i serravallesi!
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