Stazzanesi, giù le mani dalla Stazionetta!! (per non dir del Campanile)
Pubblichiamo alcuni stralci di giornale dove la discussione sulla possibile localizzazione della cosiddetta Stazionetta è rovente. Il giornale in questione è Il Popolo di Tortona.
Gli Stazzanesi attaccano alla grande.
Ill.mo Sig. Direttore In una mia corrispondenza da Serravalle ho scritto che quei di Stazzano si danno attorno facendo del loro meglio, perché la stazione della Direttissima abbia a sorgere nel loro territorio anziché nella regione S. Michele che é territorio di Serravalle, ed accennai ad un viaggio compiuto a Genova da una apposita Commissione. Se la mia informazione sia stata puro parto di fantasia l’ha dimostrato II Popolo di Domenica scorsa che ha narrato per filo e per segno tutto l’operato degli attivi ed encomiabili amministratori di Stazzano. Ma é precisamente sulla relazione di Domenica scorsa che io intendo interloquire, pregando Lei, sig. Direttore, a volermi concedere il solito spazio dell’ottimo suo giornale. E prima di tutto La prevengo che io non intendo discutere sull’ubicazione della costruenda stazione nei suoi rapporti colla Valle Borbera. La Valle Borbera spera fortemente nella strada che metterà ad Arquata e se per questa speranza intende di disinteressarsi della suddetta stazione si accomodi pure; vuol dire che essa non é del parere di coloro che dicono « meglio un uovo oggi che una gallina domani » dopo tutto per noi di Serravalle poco importa che le persone ed i prodotti di Valle Borbera arrivino fino a San Michele ovvero proseguano fino al territorio di Stazzano perché nelle ambedue ipotesi, non oltrepassando la Scrivia, non verrebbero lo stesso ad aumentare il commercio del nostro paese. Prescindendo adunque dai rapporti che la stazione può avere colla Valle Borbera, rapporti, ripeto, che non ci riguardano, noi di Serravalle possiamo farci questo quesito: Per Serravalle è più conveniente che la stazione sia a S. Michele ovvero è più conveniente che sia in regione Lastrico-Stazzano, prescindendo, naturalmente, dagli interessati che in questo caso sarebbero i proprietari del Lastrico e S. Michele, e ragionando oggettivamente, a me sembra che un tale quesito debba lasciare noi di Serravalle indifferenti; perché sia che la stazione si faccia in regione S. Michele, sia che si faccia in regione Lastrico-Stazzano (presso il rile che attraversa la strada consorziale) la distanza da Serravalle ad ambedue le località é presso a poco identica come identica ne sarebbe pure la pendenza stradale. Che anzi, se, come vogliono quei di Stazzano, la stazione sorgesse proprio in quella località che trovasi vicina e in direzione del punto più stretto della Scrivia e più adatto per la costruzione di un nuovo ponte, mi sembrerebbe allora che la questione invece di lasciarci indifferenti dovrebbe renderci propugnatori dei desiderata di Stazzano perché allora la stazione sorgerebbe lo stesso nel territorio di Serravalle al di qua del rile che attraversa la strada Consorziale. Certo che per molti di Serravalle e specialmente per quei di Porta Genova un ponte nuovo in quella località non garba punto, ma con buona pace di tutti bisogna pur convenire che se un giorno si vorrà provvedere seriamente e radicalmente all’insufficienza per non dire sconcezza dell’ attuale ponte costruendone uno nuovo, questo dovrà necessariamente costruirsi nel punto più adatto della Scrivia, vale a dire, fra il Borgo e la Villa Ferrari Costante. E mentre gli Ingegneri della direttissima stanno facendo nuovi studi in proposito, io mi auguro che essi sappiano trovare una via di mezzo che riesca ali comune soddisfazione e sia davvero il trait d’union (anello di congiunzione) fra Serravalle e Stazzano.
Il Popolo, 3.04.1910