Dalla Russia con onore. Angelo Tagnin, il “diavolo del mare”.
Angelo Tagnin (di Giovanni Tagnin e Rosa Borgarelli / Serravalle Scrivia, 2 agosto 1917 / ?)
Fabbro, muratore, Sottocapo M.N. della Regia Marina, pluridecorato al Valore Militare
Angelo Tagnin, nacque il 2 agosto 1917, a Serravalle, figlio di Giovanni Tagnin, artigiano falegname, e di Rosa Borgarelli, casalinga. Di umili condizioni economiche, dopo la scuola che frequentò sino alla classe quinta elementare, trovò occupazione prima come garzone. Imparò anche il mestiere di fabbro e lavorò come muratore. Lo zio Giuseppe Tagnin, classe 1887, calzolaio, fu Assessore Comunale a Serravalle nella Giunta Socialista del Sindaco Giuseppe Agretti. Angelo, il 1 ottobre 1935 si arruolò volontario nel Corpo Reali Equipaggi Marittimi, Allievo Fuochista presso l’istituto di formazione per gli equipaggi delle navi della Regia Marina, che aveva sede in San Bartolomeo di La Spezia, a Pola e Venezia, per la ferma pluriennale. Tre anni dopo è promosso Sotto Capo Fuochista. Richiamato alle Armi, durante la 2° Guerra mondiale, venne destinato alla 12° Squadriglia M.A.S. Fu imbarcato su uno dei leggendari Motoscafi Anti Sommergibile (denominati appunto M.A.S.), orgoglio della Marina Militare Italiana; temuti dai navigli nemici di ogni bandiera, nella Prima come nella Seconda Guerra mondiale; celebrati dal poeta Gabriele D’Annunzio che nel 1918 ribattezzò orgogliosamente l’acronimo M.A.S. in “Memento Audere Semper” (Ricordati di osare sempre).
Il graduato Tagnin ed il suo reparto contribuirono a scrivere una pagina poco note della guerra combattuta dagli italiani nel corso della Campagna di Russia. Nella primavera del 1942, la 12° M.A.S., agli ordini del Capitano di Corvetta Giuseppe Bianchini, venne inviata, su richiesta dei comandi militari del Reich, sul Lago Lagoda, al confine tra l’Unione Sovietica e la Finlandia, con la missione di tagliare i rifornimenti che via battello giungevano alle truppe dell’Armata Rossa che da quasi 10 mesi strenuamente resistevano all’assedio nazista della città di Leningrado. Nel mese di maggio, i letali natanti italiani (nella foto sopra, tratta dal sito web www.unirr.it, ritratti durante il loro trasferimento in Russia), quattro scafi da 20 tonnellate, identificati dalla matricola 526, 527, 528 e 529, mossi di potenti motori Isotta Fraschini, armati con due siluri, mitragliatrice e bombe di profondità, ed i loro arditi equipaggi, partirono dalla base di La Spezia e giunsero nelle acque russe al termine di un avventuroso viaggio, lungo 3.105 chilometri e durato 26 giorni, uno sforzo organizzativo e logistico non indifferente per compiere il quale «…si dovettero allargare strade, abbattere case, superare ostacoli gravissimi, imbarcare i M.A.S. su un piroscafo da Stettino a Helsinki per arrivare alla meta posta a 30 km da Leningrado…»*.
Nel mese di agosto del 1942 prima azione M.A.S. coronata da successo con l’affondamento di una cannoniera sovietica da parte del M.A.S. 527. Il 28 agosto ad andare a bersaglio fu il M.A.S. 528, con l’affondamento di un’imbarcazione trasporto truppe carico di soldati russi.** Come ricostruito da Sergio Pedemonte, «…Il 1 settembre, il M.A.S. 529, partito alle ore 9,40 da Lahdenpohja (che era la base italiana), veniva attaccato da due motovedette russe che costringeva alla fuga. Altro scontro ci fu il 29 settembre tra i M.A.S. 528 e 529 e una cannoniera che scortava un rimorchiatore da trasporto. Ebbene proprio in questi due giorni Tagnin si guadagnò due Croci al Valor Militare, segno evidente che doveva far parte dell’equipaggio del M.A.S. 529…». Queste le motivazioni delle decorazioni riconosciute ad Angelo Tagnin: «…Conduttore di macchina di M.A.S., operante in paese alleato, partecipava ad un’audace attacco contro un trasporto sovietico scortato da cannoniere assolvendo efficacemente il suo compito con sereno slancio e noncuranza del pericolo, nonostante la violenta reazione di fuoco nemico…»; «…Imbarcato su M.A.S. impegnato in uno scontro diurno contro due grandi motovedette nemiche che inquadravano l’unità con intenso fuoco si prodigava con slancio e noncuranza del pericolo nell’assolvimento dei suoi compiti e benché il M.A.S. fosse colpito cooperava all’efficace reazione conclusa con il danneggiamento di una delle unità avversarie…». Secondo la cronologia proposta dal sito www.unirr.it, il 30 ottobre 1942, le condizioni metereologiche e di navigazione sul Lago Ladoga, si fecero proibitive per il proseguimento delle operazioni M.A.S. ed reparto lasciò la base di Sortanlahti per riparare a Reval, l’attuale Tallinn (Estonia).
La missione della XII M.A.S. in Russia si concluse nel mese di novembre del 1942, quando con 59 azioni all’attivo, gli equipaggi furono rimpatriati ed i motoscafi ceduti alla Marina Militare Finlandese. Il 30 novembre 1947 il marinaio serravallese venne congedato dalla Marina Militare. Angelo Tagnin, sposatosi con Adelaide Capitani, nel dopoguerra si trasferì a Genova. Per i servizi resi alla Patria, gli venne concessa anche una Croce al Merito di Guerra.
Fonti:
Archivio Storico del Comune di Serravalle Scrivia
Archivio di Stato di Alessandria, Foglio matricolare, n. 1450, anno 1917, Distretto Militare di Alessandria
* Sergio Pedemonte, “Han fatto la guerra. Militari caduti o decorati dell’Alta Valle Scrivia, Val Borbera, Gavi, Novi Ligure e Tortona (1915-1946)“, La Lontra Editore, 2003
** Alberto Rossi, “Il gioiello degli zar. La storia della camera d’ambra”, ARPANet, 2010
Immagine in evidenza tratta da Archivio Luce.
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