MORATTI, Fausto
Fausto Moratti (di Frangiotto Moratti e Teresa Laghi / Serravalle Scrivia, 29 agosto 1921 / Oranki, Russia, 15 marzo 1943).
Studente, Ufficiale di Complemento del Regio Esercito, inviato sul fronte russo, deceduto in prigionia.
Fausto Moratti, nacque il 29 agosto 1921, a Serravalle Scrivia, figlio di Frangiotto Moratti, dirigente aziendale ed allora direttore del personale dello stabilimento dell’Acido Tannico di Serravalle, e di Teresa Laghi, casalinga. Diligente studente, nella sessione estiva dell’anno 1940 conseguì il diploma di Maturità Classica presso il Regio Liceo di Novi Ligure. Nel frattempo, il 15 aprile 1940 si presentò alla visita di leva e venne dichiarato abile ed arruolato, Soldato del Regio Esercito, a disposizione del Distretto Militare di Tortona. In ragione del titolo di studio per lui scattò l’obbligo di frequenza del Corso Allievi Ufficiali di Complemento e pertanto venne posto in congedo provvisorio in attesa della chiamata. Determinato a proseguire negli studi, si iscrisse alla Facoltà d’Ingegneria della Regia Università di Genova, ottenendo nel gennaio 1941 il beneficio del ritardo del servizio militare. Il 28 febbraio giunse comunque la chiamata alle Armi e per Fausto si aprì il portone della storica Scuola Militare di Alpinismo di Aosta, nei ranghi del 2° Battaglione Alpino. Il 16 aprile venne promosso Caporale.
II 16 giugno iniziò il corso preparatorio a Ufficiale di Complemento presso la Scuola Centrale Militare di Alpinismo, con sede a Bra, nel Cuneese. Vi conseguì la nomina a Sergente, in forza al 1° Reggimento di Artiglieria Alpino. Nelle note caratteristiche di servizio del giovane militare serravallese, redatte dai suoi superiori del 1° Reggimento nell’agosto 1941, si legge che egli viene giudicato idoneo alla specialità Alpina per robustezza fisica, resistenza alle fatiche e passione per la montagna. Si evidenzia inoltre per l’intelligenza aperta, l’intuito; pronto, calmo, sereno, leale, di carattere aperto e volitivo; spiccate qualità morali; grande senso della responsabilità e grande spirito d’iniziativa; corretto e distinto nella forma; disciplinato e rispettoso; d’ottima istruzione; d’ottima condotta in servizio e fuori. In conclusione: “…Elemento di sicura riuscita… sarà un ottimo ufficiale…“. Con queste credenziali venne ammesso alla frequenza del Corso A.U.C. che si tenne, dal 1 settembre, sempre a Bra. Terminato il percorso formativo nella 6° Batteria Alpina, il 15 febbraio 1942 viene inviato in licenza, nell’attesa della formalizzazione della nomina a Sottotenente di Complemento. Il 15 maggio, Sottufficiale nell’Arma di Artiglieria, venne inviato per il servizio di prima nomina presso il Deposito del 4° Reggimento Artiglieria Alpina di Cuneo.
Al 4° Artiglieria Alpina transitò nel Reparto Munizioni e Viveri “Pinerolo” della Divisione “Cuneense”. Nell’agosto del 1942, Moratti si offrì volontario per prendere parte alla Campagna di Russia con la sua Divisione. In servizio presso il 4° Reggimento Artiglieria Alpina Comando Gruppo Pinerolo – P. M. 203, combattè in terra sovietica e purtroppo non diede più notizie di sé alla famiglia dal 10 gennaio 1943, con una cartolina spedita ai suoi cari. Venne dichiarato disperso dalle Autorità Italiane nel corso del drammatico ripiegamento del Regio Esercito avvenuto dal 15 al 31 gennaio 1943, in una località non nota del fronte russo. Si ritenne che egli fosse stato fatto prigioniero dal nemico il 23 gennaio 1943, dopo diversi giorni di combattimento (Nella foto a lato, tratta dalla pubblicazione della Regione Piemonte, “La campagna di Russia. Memorie”, soldati italiani durante la ritirata di Russia). Nelle mani dell’Armata Rossa, morì in prigionia il 15 marzo 1943, durante la traduzione in treno verso il Campo 74, sito ad Oranki, nella Regione del Nisnij Novgorod. In quest’angolo di Russia, a partire dal gennaio 1943, perirono 661 prigionieri italiani di cui 327 Ufficiali.
La guerra avrebbe strappato alla famiglia Moratti anche la vita di Massimo, il fratello minore di Fausto Moratti. Massimo Moratti, classe 1925, Sottotenente dell’Esercito Repubblicano, in forza alla Divisione Alpina “Monterosa”, il 4 maggio 1945, prigioniero dei partigiani delle Valli di Lanzo, venne fucilato sulle montagne del Torinese, a Viù, in località Colle San Giovanni.
Fonti:
Archivio Storico del Comune di Serravalle Scrivia
Archivio di Stato di Alessandria, Foglio Matricolare e Caratteristico, nr. 10994, Distretto Militare di Tortona
www.unirr.it (Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia, Reduci della Prigionia, Famiglie dei Caduti e dei Dispersi)
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