Giampaolo Pansa a Serravalle – Intervista a Giacinto Guareschi sull’eccidio della Benedicta
Nei primi mesi del 1963 alcuni giornali e periodici annunciano di aver scoperto il nome del presunto autore della strage della Benedicta, un ex Maggiore delle SS.
IN realtà si tratta di un nome destinato a scomparire rapidamente dall’orizzonte delle indagine riguardo ai colpevoli dell’eccidio, ma tanto basta a scatenare una caccia all’intervista con i parenti degli uccisi. A Serravalle arriva il giovane Giampaolo Pansa, fresco corrispondente de “La stampa” e fresco laureato proprio con una tesi dedicata alla resistenza in provincia di Alessandria destinata a diventare nel 1967 un libro famoso.
Fortunatamente Pansa è già un giornalista di razza, conosce gli avvenimenti e non è in cerca di sensazioni forti. Decide di intervistare Giacinto Guareschi che usa, come suo costume, parole di grande equilibrio.
Ne viene fuori un classico esempio di buon giornalismo: l’articolo ricostruisce con precisione gli stati d’animo di un paese così colpito dall’eccidio e propone con forza la personalità e il grande spessore morale di Guareschi. Vale dunque la pena riproporlo integralmente.