Le antiche contrade di Serravalle
Serravalle, un tempo, era compresa fa Porta Milano (Porta Milàn, situata all’incrocio tra via Berthoud e viale Stazione) e Porta Genova (porta ‘d Zena, al termine di via Berthoud e presso l’odierna piazza XXVI aprile). Attraverso la Porta del Ponte (Porta deè Pòunte vicinissima alla kuntrò ‘d Andriòtu e a Madunèta) si accedeva nell’ oltre Scrivia, verso Stazzano e Vignole, ove vi era un agglomerato di abitazioni chiamato U Làstrigu (Lastrico, cioè via Pietro Forni).
Come insegna il vocabolario della Lingua Serravallese di Roberto Allegri, il termine kuntrò (contrada) identifica una delle vie dell’abitato.
I nomi delle contrade di Serravalle derivano, tradizionalmente, dalla loro posizione reciproca (prossima al Monte del Castello è la Contrada di Sopra, kuntrò ‘d Sùa, oggi Via Tripoli – La via principale che tagliava in due tutto l’antico centro abitato è detta Contrada Maestra, kuntrò Màistra,oggi via Berthoud – parallela a questa ma verso la Scrivia si trova la Contrada di Sotto, kuntrò ‘d Sùta, oggi Via Roma ), o, ancora, il nome è riferito a chi abita o abitava nella strada (kuntrò ‘d Andriòtu – kuntrò ‘d Stevàciu) e, infine, come spesso avviene, alle paure che incuteva un determinato posto (Vico Figini, ossia contrada del Diavolo, kuntrò du Diòvu). Quella che oggi chiamiamo via Palestro è la kuntrò Recuperi, mentre la via Romana, forse in ricordo di una frequente attività, è detta a kuntrò ‘d a Fainò.