GUIDO, don Vincenzo
(Capanne di Marcarolo, 1870 – Montespineto, 1965)
Si, il titolo dell’articolo è errato. Volutamente.
Mons. Vincenzo Guido, Prelato Domestico di Sua Santità, per stazzanesi serravallesi vignolesi tortonesi era e rimane semplicemente don Guido e questo nome era e rimane indissolubilmente legato al Montespineto, al santuario della Madonna del Monte.
Di seguito alcune brevi note ed articoli sulla sua vita.
Vincenzo Guido è ordinato sacerdote nel 1892, ventiduenne.
Su ‘Il Popolo’ del 23 dicembre 1979, Domenico Sparpaglione scrive:
… La guerra del 1915 privò la congregazione di tanti giovani religiosi chiamati alle armi. Tuttavia don Orione consentì che fra Basilio, già piuttosto anziano, rimanesse a Monte Spineto come custode del santuario.
Siamo a una svolta decisiva, il 28 marzo 1916, in piena guerra, don Orione convoca a Stradella il suo antico compagno di seminario don Vincenzo Guido, curato di Zenevredo per trattare con lui la questione di Montespineto.
Fin dal 1896 gli aveva scritto:”tu non finirai parroco” e don Guido era solito poi riferire quel suo pensiero come presagio profetico, che in effetti si realizzò, avendo egli raggiunto la buona età di 96 anni senza mai aver retta una parrocchia.
Il 30 aprile 1919 veniva destinato alla cappellania di Monte Spineto dove rimarrà ininterrottamente fino al 1965, zelando la cura del santuario e la devozione alla Madonna con un trasporto degno della sua grand’anima santa ed alacre, servendosi sempre della collaborazione dei nostri sacerdoti e serbando nel cuore il ricordo e l’affetto di don Orione. …….
Pertanto, dopo vari incarichi pastorali, nel 1919 don Guido accetta la proposta di occuparsi del Santuario, nel quale rimarrà per tutta la vita.
Riceve la nomina a prelato domestico di Sua Santità, ma rimane l’umile, generoso e proattivo custode e patrono del Santuario.
Ed ecco il don Guido novantenne, attivo e battagliero per portare al santuario l’acqua, il telefono, una strada adatta alle automobili e non solo alle vecchie Jeep residuati bellici. Tutto ciò per favorire la salita al monte di pellegrini, fedeli, escursionisti e famiglie in gita.
Dall’articolo proposto su Il Popolo num. 23, 7 giugno 1962 leggiamo anche queste righe:
.. Ma ciò che don Guido ha costruito nelle anime è l’opera piu degna di ammirazione e di gratitudine. Anche il pellegrino più oscuro, salendo a Montespineto e incontrando don Guido, ha subito l’impressione di trovare un amico.
Solo le cronache del Regno di Dio possono registrare quante speranze sono rinate nei cuori distrutti, durante questi incontri cordiali. ..
Quasi al raggiungimento di una età secolare, muore in Monte Spineto nel 1965.