Politica Amministrativa. Amministrazione Antonio Molinari, 1998 – 2002
Le elezioni comunali del 1998 portano per la terza volta Antonio Molinari alla poltrona di Sindaco. La vittoria della sua lista è nettissima, quasi un plebiscito. I suoi avversari, Roberto Mario Franceschetti per la lega Nord e Franco Lovotti per Rifondazione Comunista superano di poco le due cifre percentuali.
Facciamo un passo indietro.
La campagna elettorale di quell’anno si gioca tutta sul tema della sicurezza. Serravalle e Novi Ligure sono ancora sotto shock per l’omicidio di due vigilantes, ad opera del serial killer Donato Bilancia, avvenuto poco distante da quel regno della prostituzione che è la Barbellotta, lungo la strada statale che collega i due comuni. Molinari, convinto che il valore della sicurezza non possa essere solo ad appannaggio del centrodestra, partecipando ad alcune iniziative popolari di protesta, toglie spazio alla Lega Nord.
In ragione di questa presa di posizione da parte di Molinari, Rifondazione Comunista, nonostante durante il precedente mandato sia stata alleata di Molinari, si dissocia dalla sua lista civica, formandone una autonoma. Molinari si dichiara sbalordito.
Cinque Sindaci del Novese organizzano un simbolico presidio contro la prostituzione sul piazzale antistante la Novi Elah Dufour. Fra la gente qualcuno propone la riapertura delle case chiuse.
A Serravalle per le imminenti elezioni, si formano tre liste. Lega Nord, Rifondazione e il listone civico di Molinari.
Molinari, come già anticipato, stravince. Anche senza l’appoggio di Rifondazione.
La giunta è praticamente la stessa del precedente mandato, con Ennio Morgavi al posto di Donatella Barbagallo.
La prima grana per la Giunta è l’arrivo di una carovana di rom. Una faccenda che “la gente” tollera mal volentieri. Molinari e altri Sindaci si rivolgono al Prefetto.
E poi oltre ai Rom ci sono sempre le prostitute. Una sorta di guerra senza tregua. Molinari con Lovelli, il Sindaco di Novi, parlano sul tema della sicurezza la stessa lingua.
A metà settembre con l’Addolorata, il Comune presenta le iniziative culturali proprie del periodo. La festa della Contrada di Sopra giunge alla sua dodicesima edizione. Per Libarna si annuncia la possibilità di una visita.
Tuttavia a parte l’intermezzo della Cuntrò ‘d sua, il tema dominante è sempre e solo la sicurezza. Mentre a Novi le opinioni sono discordanti, Molinari pensa di dotare i civich di armi.
La guerra alle lucciole e ai loro clienti nel frattempo non conosce sosta. E’ il Sindaco di Novi a capitanare questa sorta di crociata.
Nel giorno della festa patronale, San Martino, arriva la notizia bomba. La società di Tarcisio Persegona, la Praga srl, titolare del progetto Spazio 92, scopre finalmente le proprie carte. Si parla di un centro che vende capi d’alta moda a prezzi accessibili al grande pubblico. I numeri sono da capogiro. Si parla di 1400 posti di lavoro (saranno in realtà 2500) per 3 milioni e mezzo di visitatori all’anno (saranno 6 milioni). Persino l’Ascom, per bocca d Massimo Merlano, non manifesta contrarietà.
L’anno nuovo si apre con il posizionamento di nuovi semafori in paese all’incrocio di Viale Martiri con via Gramsci. Riprendono inoltre a funzionare quelli vicino al sottopasso di Stazzano.
Dieci giorni dopo il dramma “Ecolibarna” presenta un suo nuovo atto. Si parla di altri fusti tossici. La Lega Nord cavalca la notizia. Il Sindaco attende dati certi.
La svolta impressa a Spazio 92 genera invidie e sospetti lontano da Serravalle.
In consiglio comunale tuttavia il progetto viene approvato. Lo illustra l’Assessore all’Urbanistica Emanuele Parodi, sottolineando gli aspetti occupazionali e i 32 miliardi di oneri di urbanizzazione. Votano contro i due consiglieri della Lega Nord. Astenuti i due consiglieri di Rifondazione. Di fronte alle sicurezze di chi afferma l’arrivo di ricadute esclusivamente negative, Molinari controbatte affermando che l’unico dato sicuro è la crisi in cui versa il paese con la chiusura delle realtà industriali un tempo presenti.
Ma gli attacchi a Molinari e alla sua giunta arrivano da tutte le parti. L’Ascom è scatenata. Ma Molinari replica con sicurezza.
Due mesi dopo, in aprile, due tormentoni amministrativi, l’Ecolibarna e Libarna, si arricchiscono con due notizie positive. Riparrte la bonifica del sito inquinato e Libarna è nuovamente visitabile
Pochi giorno dopo tuttavia viene revocato l’incarico a Castalia, la ditta responsabile della bonifica. Tutto si blocca nuovamente.
Il 15 aprile la Provincia, per bocca dell’Assessore all’Ambiente, Ennio Negri, scende in campo ad affiancare l’amministrazione comunale serravallese.
Gli eventi si sovrappongono. La giunta serravallese vede nel progetto del Terzo Valico un ostacolo allo sviluppo di Spazio 92. Il suo no all’opera pare deciso.
Tre giorni più tardi Spazio 92 si colora di altre novità. La Mc Artur Glenn, multinazionale americana e la British Airport Authority dettagliano i loro proposti. Duecento miliardi di investimenti, 180 negozi di grandi marche a prezzi scontati. Si tratta del primo Outlet italiano, dopo altri in Europa.
Il mese dopo Serravalle richiede le licenze di ristorazione funzionali a Spazio 92. Ascom insorge.
Molinari prova a mediare riducendo il numero delle licenze. L’Ascom è tuttavia ancora scontenta. Per lei Spazio 92 è indigeribile a prescindere dai numeri.
Ad esprimersi sulle licenze è la Provincia. Molinari, nel frattempo in campagna elettorale per l’elezione del Consiglio Provinciale, ha evidentemente un suo peso politico importante. Serravalle porta a casa la partita sulle licenze.
Nel week end Fabrizio Palenzona viene eletto Presidente della Provincia contro Ugo Cavallera. Molinari è eletto nella lista dei vincenti con un numero di preferenze elevatissimo.
Poco dopo un altro tassello va a posto. A Serravalle è costruita, al posto di Palazzo Ferrari, acquistato dalla Parrocchia e poi demolito, la nuova Pretura. I lavori sono proseguiti anche quando si decide che Serravalle perde la propria Pretura, accorpata a Novi. Insomma c’è il contenitore ma non il contenuto. Una delle tante assurdità burocratiche italiane. Tuttavia in quel palazzo vanno ora i Vigili Comunali, i Patronati e il Giudice di Pace.
L’anno si chiude con il ritiro dei civich dalla Barbellotta (utilizzati per contrastare la prostituzione) e la delibera di Consiglio che prevede sempre per i civich l’utilizzo delle armi.
Il nuovo millennio si apre con una grande iniziativa culturale. Lo annuncia Molinari con Cristiana Corti ed Ennio Morgavi. Grazie alla collaborazione con l’Isral, il cui direttore è Roberto Botta, il concorso si chiamerà Storie del Novecento e premierà racconti inediti dedicati al XX secolo. Presidente della Giuria sarà Carlo Lucarelli. Altri giurati, fra gli altri, sono Nico Orengo, Marcello Venturi, Antonio Tabucchi.
A marzo si inaugura il nuovo comando dei vigili, sito nei locali di quella che sarebbe dovuta diventare la nuova Pretura e intitolato a Ermanno Sala, civich tortonese morto prematuramente in un incidente stradale.
Ad aprile partono le prime 400 assunzioni per l’Outlet. Entro l’anno se ne prevedono 1000.
A maggio arrivano già 3300 domande.
A giugno Molinari decide di intallare telecamere per migliorare la sicurezza in paese.
Per l’Outlet ormai si corre a tutto spiano. La scommessa è aprire per il 7 settembre. Mancano poco. Solo un mese e mezzo scarso.
Le lamentele per la nascita dell’Outlet si spostano sulle criticità riguardo al traffico. Novi inoltre per bocca del suo Sindaco batte cassa.
Il 7 settembre l’Outlet apre i suoi battenti.
Il problema Ecolibarna e del rio Negraro che vi passa si manifesta in tutta la sua gravità sia tecnica che gestionale. Il Comune protesta ma ogni ente dice la sua.
Inoltre ci sarebbero dei fondi che però non arrivano. Inutile girarci intorno. Esclusa la Provincia, Serravalle è sola.
La costruzione dei centri commerciali crea tensione fra le Amministrazioni di Novi e Serravalle.
Nel tentativo di rilanciare il centro storico, Ubaldo De Vincentis, un italo belga che era intervenuto nelle fasi iniziali di Spazio 92, al Cinema Lara propone l’idea “Old Village”. Lodevole nelle intenzioni, ma in assenza di una circonvallazione, di difficile realizzazione.
Per intanto Molinari prova ad abbassare le tasse per il 2001 ai commercianti del centro storico.
L’anno nuovo vedono Molinari impegnato fuori dalle mura cittadine. Non piace a lui e agli altri Sindaci del novese la composizione della nuova Giunta provinciale di Fabrizio Palenzona. Nessun consigliere eletto nel novese ne fa infatti parte.
Inoltre lo vediamo alle prese col Prefetto per quanto riguarda la sicurezza.
Arrivando la primavera l’Outlet vola. Non decolla invece il progetto Old Village di De Vincentis.
Superati tutti gli ostacoli, a maggio Serravalle è il primo paese in Provincia ad utilizzare le telecamere.
L’Outlet è fatto, le telecamere ci sono ma il problema del traffico resta. Quando passano certi automezzi, senza la circonvallazione son dolori.
L’altra faccenda che non va avanti è la bonifica dell’Ecolibarna. Nel gioco delle mille competenze italiane questa volta è il governo a far saltare il banco. Come sempre Serravalle rimane col cerino in mano.
Arriva novembre e con esso San Martino. Con una pagina a pagamento su La Stampa, Serravalle prova a esporre i suoi gioielli: la fiera, il concorso letterario e il concerto della Polifonica.
Il mandato di Molinari sta giungendo al termine. Le elezioni del 2002 sono ormai vicine. Gli schieramenti del centrosinistra e del centrodestra sembrano avere le idee chiare sui rispettivi capilista.
La scelta nel campo ulivista di Emanuele Dazzi, crea qualche malcontento. Morgavi, espressione dell’area di centro, rinuncia a ricandidarsi.
Dazzi in aprile presenta la sua lista. Molinari lo accompagna presentandosi fra i possibili consiglieri. La sua storia politica serravallese potrebbe non terminare qui.
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