U sankrò
Mio papà in inverno raccoglieva sotto la neve gli ultimi frutti delle sue fatiche da ortolano: i cavoli verza. Li posava sul tavolo di cucina e diceva con orgoglio:” ecu auva i soun a e pontu giustu per fo u sankrò”.
Ingredienti:
1 cavolo verza di grossezza media, 100 gr. di salciccia, un pò di pancetta affumicata tagliata in un sol pezzo, 1 spicchio d’aglio, 1/2 cipolla, 1 bicchiere d’aceto di vino bianco (adeguare la quantità ai propri gusti), 3 cucchiai di olio d’oliva, sale e pepe.
Eliminate le foglie esterne più dure e tagliate a listarelle sottili la parte tenera del cavolo. Tritate finemente la mezza cipolla con lo spicchio d’aglio mettendo il tutto a soffriggere dolcemente per qualche minuto (non fatelo scurire), unite poi la salciccia sbriciolata ben bene e la pancetta tagliata a pezzetti,fate rosolare per qualche minuto e aggiungete il cavolo tritato. Dopo aver fatto stufare per una decina di minuti a calore moderato, mescolando sempre, versate un bicchiere d’acqua (meglio ancora dil brodo) e fate proseguire la cottura incoperchiando per altri venti minuti sempre a fuoco basso. Quando la verza sarà cotta aggiungete il bicchiere d’aceto di vino bianco e lasciate consumare a fuoco vivace senza coperchio.
SERVIRE BEN CALDO E BUON APPETITO!!!
Sarita Ferrari (Serravallesi inquieti)